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Messina, è in una fase di stallo il caso dei medici Ep. Il sindacato “pressa”

La vicenda degli “ex” dirigenti del Policlinico

Non si sblocca ancora la vicenda dei medici categoria “Ep” e “D” del Policlinico, rimossi dai rispettivi incarichi dirigenziali nell’autunno scorso, anche se qualcosa potrebbe muoversi a stretto giro di posta, quando arriverà il primo pronunciamento del tribunale del lavoro su uno dei ricorsi presentati. Per il resto, però, bocce ferme perché, a dispetto di quanto preannunciato dal sindacato Anaao Assomed, il sindacato della dirigenza medica, non si è tenuto alcun incontro, il 14 marzo, tra assessorato regionale alla Salute, Università, Policlinico e organizzazioni sindacali.
Il sindacato esprime «estrema preoccupazione» per il mancato incontro di martedì, sottolineando che «nonostante la dichiarata volontà di ristabilire la giustizia e riconoscere la dignità ai medici e dirigenti sanitari, si continua a discutere senza intravedere una via di soluzione condivisa. Anaao continua con fermezza a chiedere una soluzione immediata e a lavorare con tutte le parti interessate rimanendo a fianco dei 150 professionisti EP e D del policlinico di Messina e agirà in tutte le sedi opportune per la salvaguardia dei diritti di tutti i sanitari. Tale situazione acuisce non poco il disagio nel quale sono costretti a lavorare i medici e sanitari di categoria EP e D all’interno del Policlinico universitario di Messina, configurando potenziali rischi nella prosecuzione dell’assistenza ultra specialistica che questi erogano all’utenza del territorio di Messina e provincia da almeno 20 anni, soprattutto nell’emergenza urgenza». Secondo l'Anaao Assomed è «insostenibile la situazione che si è venuta a creare», al punto da non escludere «la necessità di ricorrere a ogni tipo di azione possibile, portando la vicenda alla ribalta nazionale, con probabili gravi ricadute sull’immagine del Policlinico universitario di Messina e della Regione Siciliana».
Da parte sua il rettore Salvatore Cuzzocrea ribadisce che «l’Università continua ad essere vicina ai colleghi Ep e D. La riunione del 14 marzo? Non ho mai ricevuto alcuna convocazione, anche perché l’Università non è un interlocutore in questa vicenda, ma ho comunque incontrato i vertici regionali di Anaao Assomed, con i quali c’è un dialogo cordiale e la volontà comune di trovare una soluzione. È chiaro che ci sono sentenze e pronunciamenti passati da rispettare, così come ci sono nuove sentenze di cui è necessario attendere l’esito». La posizione di Università e Policlinico è, comunque, chiara ed è stata ribadita, a inizio mese in commissione Salute all’Ars, dal commissario del Policlinico, Giampiero Bonaccorsi: «Disponibilità ad individuare soluzioni percorribili in attesa di una legge dello Stato, unica fonte in grado di disciplinare il regime giuridico dei dipendenti pubblici». In quella stessa commissione, invece, dalla Regione (il capo di gabinetto di Schifani, Salvatore Sammartano) è stata indicata la strada dell’interpretazione del protocollo d’intesa Regione-Università. Cosa si farà? Una decisione è attesa entro fine mese. Ma si attendono anche sentenze. Ed è facile attendersi proteste in camice bianco.

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