Messina

Venerdì 22 Novembre 2024

Barcellona, l'imprenditore Marino riottiene i beni: annullato il sequestro senza rinvio

La Corte di Cassazione

I giudici della I Sezione della Corte di Cassazione, accogliendo il ricorso dei difensori, hanno annullato – senza rinvio – la sentenza di rigetto della Corte d’appello di Messina emessa il 25 marzo dello scorso anno nei confronti dell’imprenditore gioiosano Tindaro Marino, 62 anni, limitatamente alla confisca dei beni che per la seconda volta era stata decisa dalla Sezione misure di prevenzione personale e patrimoniale del Tribunale di Messina. Ordinato nel contempo la restituzione dei beni confiscati agli aventi diritto. Gli stessi giudici della Suprema Corte hanno annullato, con nuovo rinvio alla stessa Corte d’appello di Messina perché decida con un nuovo giudizio soltanto sulla «misura di prevenzione personale della sorveglianza speciale». Misura personale che tra l’altro l’imputato ha già scontato così come sottolineano i difensori avvocati Pinuccio Calabrò e Maurizio Canfora. L’ennesima decisione della Corte di Cassazione – a quanto pare non sarà nemmeno l’ultima essendo in attesa di una nuova fissazione della Corte d’appello – giunge a 23 anni dall’operazione “Gotha-Pozzo II”, eseguita dalla Dia nel giugno del 2011 a Barcellona e nei paesi dell’hinterland. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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