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Ponte sullo Stretto, semaforo verde al decreto in Consiglio dei ministri: i prossimi step e quel "salvo intese"

Il decreto è finalizzato ad accelerare le procedure di rivitalizzazione della società Stretto di Messina (che quasi dieci anni fa fu posta in liquidazione) e per arrivare, entro il 2024, alla progettazione esecutiva e all’apertura dei cantieri del Ponte e delle opere ad esso collegate.

Il progetto del Ponte sullo Stretto

Il nuovo progetto del Ponte sullo Stretto di Messina è quello vecchio. Il consiglio dei ministri ha approvato uno primo schema di decreto che riporta indietro il tempo fino al 2012, quando la realizzazione era stato fermato e la società messa in liquidazione. Nel via libera, il governo usa la formula precauzionale «salvo intese» e ancora sono in via di definizione gli aspetti tecnici. Si riparte comunque dal progetto definitivo approvato 11 anni fa, quello del Ponte sospeso strallato più lungo al mondo, 3,2 chilometri.

Andrà ora aggiornato per adattarlo alle ultime normative in materia tecnica, ambientale e di sicurezza. Il vicepremier e ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, ha dichiarato che «sarà il ponte a campata unica più bello, più green e più sicuro del mondo», certificato dai «più grandi ingegneri delle migliori università» e he parlato di "giornata storica» per tutta Italia. Mentre il presidente di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha promesso: «questa volta non ci fermeranno» ricordando che «già 20 anni fa» con il suo governo avevano pronto il progetto. L’obiettivo ora è quello di arrivare a un nuovo progetto esecutivo entro il 31 luglio 2024 per poi avviare i lavori per la fine di quell'anno. Il decreto, secondo la bozza circolata nei giorni scorsi, resuscita anche i vecchi contratti di appalto cancellati dal governo Monti, a partire da quello con Eurolink, il consorzio guidato da Salini (oggi Webuild) che vinse la gara internazionale d’appalto. Al ministero delle Infrastrutture c'è un modellino del ponte e Salvini vi ha posato davanti per una foto con i presidenti delle Regioni sulle due sponde, Roberto Occhiuto della Calabria e Renato Schifani della Sicilia, al termine di un incontro sulle esigenze infrastrutturali dei due territori e sulla nuova partenza del progetto. Per Occhiuto «il Ponte sullo Stretto sarà una grande occasione per il Sud, ma occorrerà parallelamente lavorare per sviluppare al meglio le opere complementari indispensabili». La realizzazione tecnica richiederà 5 anni e si ripartirà dalle autorizzazioni già ottenute nel 2012 per i raccordi ferroviari e stradali, ha spiegato il viceministro Edoardo Rixi. "Ci vuole un moto d’orgoglio come c'è stato sul ponte a Genova», ha aggiunto chiedendo al Paese di credere nel progetto. Tra chi proprio non vuole crederci c'è l’Alleanza Verdi e Sinistra che ha organizzato un flash mob di protesta contro il Ponte davanti a Montecitorio. I manifestanti portavano cartelli con su scritto: «uno spreco di risorse da 10 miliardi di euro» e indicavano come con questi soldi si potrebbero acquistare, per esempio, 175 treni intercity e 500 regionali. «Serve a fare il poltronificio», ha detto il deputato Angelo Bonelli contestando la norma nella bozza che sottrae i compensi dell’amministratore delegato della società Stretto di Messina Spa, al limite massimo di 240 mila euro annui previsto per i manager di Stato. Ha bocciato il ponte per gli «elevatissimi e insostenibili costi ambientali, sociali ed economico-finanziari» anche il Wwf che ricorda come l’area dello Stretto sia ricompresa in due «importantissime Zone di Protezione Speciale».

Il Consiglio dei ministri, in prima battuta, ha approvato il disegno di legge delega al governo per la riforma fiscale e il decreto Fintech,dando poi l'ok al decreto sul Ponte dello Stretto di Messina. Il decreto è finalizzato ad accelerare le procedure di rivitalizzazione della società Stretto di Messina (che quasi dieci anni fa fu posta in liquidazione) e per arrivare, entro il 2024, alla progettazione esecutiva e all’apertura dei cantieri del Ponte e delle opere ad esso collegate.

Come primo passo, adesso , ci sarà la nomina del commissario della “Stretto Spa”, che dovrebbe essere il direttore generale e amministratore delegato di Anas, Alessandro Isi, al posto dell’attuale commissario liquidatore Vincenzo Fortunato.

Nello stesso tempo, si procederà alla scelta dei componenti del nuovo Consiglio di amministrazione della “Stretto”. Saranno cinque, dei quali due designati dal ministero dell’Economia, d’intesa con il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ricopriranno rispettivamente la carica di presidente e di amministratore delegato. Altri due consiglieri di amministrazione spetteranno alle Regioni azioniste della società, cioè la Calabria e la Regione siciliana. Il quinto componente verrà indicato dai due soci della vecchia maggioranza, l’Anas che finora ha detenuto oltre l’ottanta per cento di quote e da Rfi, che ha il 13 per cento. Bisognerà nominare anche il Collegio sindacale, composto da cinque membri, di cui tre effettivi e due supplenti. Nel decreto si prevede anche la possibilità di nomina di un commissario straordinario, con i poteri sostitutivi in caso di inadempienze da parte della società.

Il ministro Salvini ha riservato per sé il compito della «vigilanza sull'attività della società», trattandosi di una scelta dalla fortissima valenza politica, oltre che infrastrutturale e, dunque, compete al Governo dare «indirizzi idonei a garantire che sugli obiettivi strategici e sulle decisioni significative sia esercitata una influenza determinante da parte del medesimo Ministero». Per queste funzioni, «il Mit si avvale della Struttura tecnica di missione per l’indirizzo strategico, lo sviluppo delle infrastrutture e l’alta sorveglianza». La Struttura tecnica di missione è guidata dall’ex dirigente del Dipartimento Infrastrutture della Regione Veneto, Elisabetta Pellegrini. Sarà lei il braccio operativo del ministro Salvini sul fronte del Ponte.

Il decreto sancisce anche la durata della concessione dell’opera, che avrà una durata di trent'anni «decorrenti dall'entrata in esercizio dell'opera». E, inoltre, sottolinea un passaggio significativo: «Dalla data di revoca dello stato di liquidazione della “Stretto di Messina Spa”, riprende, senza soluzione di continuità, la concessione affidata alla medesima, avente ad oggetto la realizzazione e gestione del collegamento stabile tra la Sicilia e il Continente, comprensiva dell'opera di attraversamento e delle relative opere a terra».

Il Mit: "Semaforo verde salvo intese"

Sul decreto per il Ponte dello Stretto di Messina «il consiglio dei ministri ha dato il semaforo verde salvo intese, il testo sarà disponibile a breve perché sono necessari gli ultimi approfondimenti tecnici». Lo annuncia una nota del ministero dei Trasporti. In sostanza il testo adesso può continuare il suo iter ma non è ancora quello definitivo. Il testo, spiega il Mit, «consente l’immediato riavvio del percorso di progettazione e realizzazione dell’opera. Rinasce così la Società Stretto di Messina che avrà una nuova e più moderna governance. È prevista una solida partecipazione del Mef e del Mit, a conferma dell’importanza che il governo attribuisce al collegamento stabile tra Calabria e Sicilia».

Salvini: "Giornata storica, adesso basta chiacchiere"

«Giornata storica non solo per la Sicilia e la Calabria ma per tutta l’Italia dopo 50 anni di chiacchiere questo consiglio dei ministri approva il ponte che unisce la Sicilia al resto d’Italia e all’Europa. L’opera più green del mondo con 140 tonnellate di CO2 non più emessa nell’aria e l’acqua più pulita».

Lo afferma il vicepremier e minstro delle Indfrastrutture Matteo Salvini in un videomessaggio da palazzo Chigi. «Lavoro vero per decine di migliaia di persone per tanti anni. Un’opera assolutamente sicura che verrà certificata dai più grandi ingegneri delle migliori università italiane e internazionali», aggiunge Salvini.

Berlusconi: "Questa volta non ci fermeranno"

«Il Ponte sullo stretto di Messina riparte: è un progetto concreto, che rappresenta l’idea di futuro che abbiamo sempre avuto. Già 20 anni fa con il mio governo avevamo pronto il progetto, un’opera strategica che si sarebbe realizzata se la sinistra non fosse intervenuta con la politica dei no. Questa volta non ci fermeranno. Sarà un ponte che collegherà la Sicilia non solo alla Calabria, ma anche all’Italia e all’Europa intera: con il nuovo collegamento si metterà in moto un volano per l’economia siciliana che garantirà occupazione a più di centomila persone e la Sicilia potrà così diventare una base per la logistica dei trasporti internazionali in arrivo dal Mediterraneo. È un’altra promessa agli italiani che siamo finalmente in grado di mantenere». Lo scrive su Instagram il leader di Fi Silvio Berlusconi.

Musumeci: "Un passo verso un'infrastruttura strategica"

«Il decreto legge sul Ponte dello Stretto, che abbiamo appena approvato in Consiglio dei ministri, costituisce un primo concreto passo verso la realizzazione di una infrastruttura strategica attesa da oltre un secolo. Il coraggio del presidente Meloni e la tenacia del ministro Salvini confermano quello che ho sempre detto, da eurodeputato e da presidente della Sicilia: il Ponte consentirà, assieme a Ferrovie veloci, strade ammodernate e porti attrezzati, di fare del Sud Italia la base logistica dell’Europa nel Mediterraneo. Andiamo avanti così!». Lo afferma il ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci.

Siracusano: "Scritta una pagina storica, oggi è un giorno di festa"

«Il Consiglio dei ministri - su proposta del ministro per le Infrastrutture e i trasporti, Matteo Salvini - ha approvato il cosiddetto 'decreto Pontè. Il governo guidato da Giorgia Meloni ha deciso, con un chiaro segnale politico, di accelerare la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina. È un giorno di festa per noi messinesi e per tutti coloro che da anni chiedono che questa infrastruttura - l'unica in grado di collegare stabilmente la Sicilia al resto dell’Italia e, parallelamente, di attrarre investimenti al Sud - sia posta al centro del dibattito nazionale e tra le opere strategiche per il Paese. E il primo sostenitore di questa grande opera è ed è sempre stato il presidente Silvio Berlusconi, che ringrazio per la convinzione e la passione con le quali ha sempre lavorato per un reale sviluppo del Mezzogiorno. Il provvedimento licenziato oggi dal Cdm disegna la governance della Società Ponte sullo Stretto, stabilisce che l'approvazione del progetto esecutivo dovrà avvenire entro il 31 luglio del 2024, e si pone l’obiettivo politico di posare la prima pietra entro la fine del prossimo anno. Per la realizzazione del Ponte si stimano 5 anni di lavori. Il centrodestra al governo scrive una bellissima pagina di storia. Trasformiamo in realtà questa grande occasione». Lo afferma in una nota Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.

Schifani: "Al Ponte va associato il potenziamento di strade e autostrade"

«Accogliamo con grande apprezzamento e soddisfazione il via libera del Consiglio dei ministri al decreto legge sul Ponte dello Stretto, un' opera strategica che da sempre la Sicilia e i siciliani ritengono fondamentale per eliminare il divario tra Nord e Sud e che permetterà alla nostra Isola di avere finalmente un collegamento diretto con l’Italia ed il resto dell’Europa. Naturalmente al Ponte – aggiunge il presidente Schifani - va associato il potenziamento complessivo delle reti viarie e autostradali ad esso connesse e la realizzazione di infrastrutture di supporto che sono necessarie». Lo dice il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani. «Desidero ringraziare il presidente del Consiglio dei ministri, Giorgia Meloni, e il ministro Matteo Salvini per avere portato avanti, con grande determinazione e ferma volontà, uno dei punti fondamentali del programma di governo nazionale ed anche regionale», conclude.

Mancuso: "Un'opera ingegneristica di un'attrattiva smisurata"

“Il ministro Matteo Salvini e il Governo, approvando il decreto sul Ponte dello Stretto, dimostrano coerenza e determinazione nel dare seguito agli impegni annunciati con provvedimenti puntuali e concreti. Avviare, dopo decenni di tentativi andati a vuoto, la realizzazione di un’opera così prestigiosa, innalzerà - afferma il presidente del Consiglio regionale della Calabria Filippo Mancuso - la reputazione dell’Italia nello scenario internazionale. Consentendo alla Calabria e alla Sicilia, con l’attraversamento stabile dello Stretto, l’Alta Velocità ferroviaria e la modernizzazione delle altre infrastrutture, così come richiesto dal presidente Occhiuto, di valorizzare la loro posizione strategica nel Mediterraneo e di aprirsi al futuro. Sarà - conclude Mancuso - un’opera ingegneristica che, una volta realizzata, oltre agli effetti positivi per lo sviluppo dell’intera area, potrà essere una delle grandi meraviglie del mondo con una capacità attrattiva smisurata”.

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