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Risanamento, a Messina oltre 83 milioni da spendere in 21 mesi

È l’obiettivo prioritario del nuovo Ufficio commissariale per il Risanamento delle aree baraccate di Messina. Scurria intende accelerare anche la realizzazione dei Parchi urbani di Giostra e Camaro

Dopo la cerimonia del passaggio di consegne, svoltasi venerdì mattina in Prefettura, da ieri il subcommissario per il Risanamento, Marcello Scurria, si è insediato operativamente. È lui il “braccio armato” del nuovo commissario governativo, il presidente della Regione siciliana Renato Schifani, il quale è subentrato alla prefetta Cosima Di Stani.
Scurria, nella contabilità speciale istituita dalla legge del 2021, si ritrova un capitale di 83 milioni 858mila euro, visto che, alla data del 9 marzo 2023, le entrate riconosciute erano pari a 95.684.814,18 euro e le uscite pari a 11.825.953,12 euro. Fatti i conti, il saldo di tesoreria è di poco inferiore agli 84 milioni.
Il primo interrogativo al quale si dovrà dare risposta è proprio questo: riuscirà il nuovo Ufficio commissariale a impegnare, e spendere, entro il 31 dicembre del 2024 (il termine stabilito dall’ulteriore proroga, inserita nel decreto convertito in legge) quasi 84 milioni di euro, quando finora ne sono stati utilizzati poco meno di 12 sotto la gestione della commissaria-prefetta? È questo il primo obiettivo di Schifani e Scurria, ancor prima di prevedere nuove risorse finanziarie, che la stessa Regione siciliana, come ribadito venerdì scorso dal capo di gabinetto del governatore, Salvatore Sammartano, si dice pronta a stanziare e integrare con i fondi dello Stato.
C’è bisogno di un’azione forte e concreta che, secondo quanto previsto dalla legge, operi in due direzioni: da un lato, l’acquisto di alloggi da reperire sul mercato immobiliare, dall’altro, ove possibile, la ricostruzione nelle zone già sbaraccate.

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