Messina

Mercoledì 27 Novembre 2024

"Terzo Livello" a Messina, nessuna associazione a delinquere: chieste 4 condanne

Cancellata definitivamente l’associazione a delinquere, al processo “Terzo livello” che s’è aperto ieri in appello dopo il rinvio della Cassazione rimangono in piedi un’ipotesi di turbativa d’asta all’Amam e tre casi di traffico di influenze illecite. Per una vicenda che in ogni caso esce fortemente ridimensionata rispetto al quadro iniziale delle accuse. Ieri mattina è stato il sostituto procuratore generale Adriana Costabile a formulare le richieste dell’accusa ai giudici d’appello. Secondo il magistrato il quadro delle accuse residuali è sussistente, così come c’è la piena utilizzabilità delle intercettazioni che fanno parte degli atti. Per la quantificazione delle pene dopo il rinvio della Cassazione il magistrato dell’accusa si è rimesso alla determinazione dei giudici d’appello. Il processo è ancora in corso per l’ex presidente del consiglio comunale Emilia Barrile, per il commercialista Marco Ardizzone, per Giovanni Luciano e per l’ex dg dell’Amam Daniele De Almagro. Ieri dopo le richieste dell’accusa sono iniziate anche le arringhe difensive. Hanno iniziato gli avvocati Antonio Tinarelli e Antonino Paratore, mentre per la prossima udienza, fissata il 4 maggio, sono previsti gli interventi degli avvocati Alessandro Billè e Salvatore Silvestro. Quest’ultimo legale, che assiste la Barrile, in relazione al processo, in una nota, ha affermato che: «anche nel caso in cui si possano utilizzare come prova le risultanze delle intercettazioni, i reati addebitati alla mia assistita risultano manifestatamente insussistenti. Su tale ultima questione la Corte di Cassazione non si è pronunciata, ritenendo ogni diversa questione assorbita dalla preliminare verifica della legittimità delle risultanze intercettative».

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