Un presunto caso di malasanità, tutto da verificare nel corso delle indagini, è stato denunciato a Naso dove i familiari di un cinquantenne, Antonino Portoghese, deceduto una settimana fa, hanno presentato, con l’assistenza dell’avvocato Carmelo Occhiuto del foro di Patti, una denuncia alla Procura della Repubblica di Messina. Il fascicolo di indagine è stato assegnato alla sostituto procuratore Roberta La Speme.
Lo scorso 18 febbraio, come si legge nell’esposto presentato dai familiari dell’uomo all’autorità giudiziaria, Antonino Portoghese si era recato al Policlinico di Messina per essere sottoposto ad una coronarografia, un esame indispensabile per la terapia contro l’aterosclerosi coronarica. Lo stesso giorno, nel pomeriggio, era stato quindi trasferito all’ospedale Papardo della città dello Stretto dove, dopo otto giorni di ricovero, è deceduto domenica 26 febbraio.
La salma, una volta presentato l’esposto, è stata quindi sottoposta a sequestro dall’autorità giudiziaria. Sabato mattina è stata quindi eseguita l’autopsia i cui risultati si conosceranno, come da prassi, fra novanta giorni. Ultimato l’esame medico-legale la salma è stata consegnata alla famiglia, tornando così a Naso poche ore dopo. Ieri pomeriggio, nella chiesa della Madonna del Buon Consiglio, in contrada Cresta, si sono svolti i funerali.
Antonino Portoghese, che lascia due figli, era originario di Trapani ma da anni viveva a Naso dove aveva sposato una donna del luogo, tra l’altro sorella dell’ingegnere Cono Scordino, in passato consigliere comunale, che ha comunicato la notizia, a nome della famiglia. Lo stesso ha ufficializzato il particolare della presentazione di una denuncia sulla vicenda sfociata nella tragica morte del cognato che era titolare di un autonoleggio.
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