La crisi dell'edilizia giudiziaria potrebbe essere risolta. Ad oltre trent’anni dall'istituzione del Tribunale ordinario di Barcellona Pozzo di Gotto e della relativa Procura della Repubblica, potrebbe sorgere nell'area di contrada Bruschetto che il Piano regolatore, approvato nel 2007, ha destinato a “Polo giudiziario”, quel Palazzo di Giustizia che la città non ha mai avuto. Lo strumento urbanistico, infatti, prevede la realizzazione di una struttura capace di accogliere in maniera funzionale le istituzioni e gli uffici dell’amministrazione della giustizia attualmente distribuiti in diversi edifici non funzionali. Non è un caso che già ieri sia iniziata la missione romana per il sindaco Pinuccio Calabrò che stamani, alle 10,30, assieme alla delegazione composta dall'assessore ai lavori pubblici Giuseppe Benvegna e dal neo dirigente del sesto Settore tecnico di Palazzo Longano, l’ingegnere Alessandro Sapienza, saranno ricevuti dalla Direzione generale delle Risorse materiali e delle tecnologie del Ministero della Giustizia. L’obiettivo è avviare il percorso che dovrebbe portare il Comune ad utilizzare buona parte dei fondi previsti dalla Legge finanziaria del 2023 per la realizzazione di una “Cittadella giudiziaria”. Il primo cittadino, che guida la delegazione insieme ai senatori Nino Germanà ed Ella Bucalo, incontrerà per primo il senatore Andrea Ostellari, sottosegretario di Stato per la Giustizia e subito dopo il direttore generale delle Risorse materiali dello stesso Ministero della Giustizia Massimo Orlando. Il Comune, che è in possesso di un progetto di massima, nelle scorse settimane ha avviato un primo confronto con il presidente del Tribunale di Barcellona Giovanni De Marco e con la Procura della Repubblica che per l'occasione è stata rappresenta per delega del procuratore Giuseppe Adornato, dal sostituto Veronica De Toni.