Ultime quarantotto ore per mettersi in regola, poi scatteranno le contromisure dell’Amam. Fino a martedì prossimo i creditori avranno tempo per sanare la loro posizione o programmare un rientro sul medio lungo termine. Sono state 75mila le raccomandate e le comunicazioni con posta elettronica certificata inviate a messinesi e aziende cittadine. Prima furono dati 20 giorni di tempo dalla ricezione per la regolarizzazione, poi il termine fu omologato per tutti al 28 febbraio. Ma sono ben al di sotto della metà le risposte arrivate in questi due mesi e questo ovviamente apre il fronte della gestione di crediti che Amam potrebbe non recuperare mai. «Domani e martedì faremo le prime estrazioni di utenze che non hanno avviato alcuna contatto o forma di regolarizzazione con l’azienda – spiega la presidente Loredana Bonasera che giovedì sarà ospite dell'APProfondimento in Gazzetta – e poi nei giorni successivi scatteranno, in parallelo, le riduzioni per le utenze domestiche e i distacchi per quelle commerciali. Anche una richiesta di informazione blocca il processo d’intervento per i morosi».
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