Nasce la "Scuola di architettura" per ragazzi, promossa dall'Istituto comprensivo di Torregrotta guidato dalla dirigente scolastica Barbara Oteri. L'inaugurazione è fissata per giovedì prossimo (23 febbraio), alle 15, nel plesso di Scala Torregrotta, alla presenza di Pino Falzea, presidente dell'Ordine degli architetti. L'evento, a cui ne faranno seguito altri sette, è denominato "Chi ha incastrato l'architetto?". «Se è vero che l'ambiente di apprendimento è a tutti gli effetti un agente educativo, a maggior ragione l'ambiente in cui si vive è di primaria importanza per l'educazione dei cittadini del domani e se non sappiamo più leggere il paesaggio, non possiamo pensare di difenderlo - dichiara la dirigente Oteri -. Per questo - sottolinea la preside - l’avvio di una Scuola di architettura per bambini diventa una risorsa per il futuro di un territorio, per comprenderlo, per rivendicarlo, per correggerlo, per cambiarlo ma soprattutto per pretendere di renderlo meraviglioso. Una vera e propria politica della bellezza. Dobbiamo riappropriarci di quello che abbiamo perso: la sensibilità alla testimonianza della storia custodita in un luogo, per riacquistare la consapevolezza del vincolo che esiste tra il paesaggio e l’uomo, per interpretare i bisogni di trasformazione e ristabilire il legame e l’equilibrio con i luoghi che viviamo e abitiamo». L’Istituto di Torregrotta, capofila e sede prioritaria dello svolgimento del progetto, è situato nella zona Tirrenica dell’Area metropolitana di Messina, in un contesto amorfo costituito dai centri storici situati nelle zone di mezzacosta (di interesse storico-culturale) e parti di territorio disgregate, densamente urbanizzate di epoca recente carenti di servizi e aree attrezzate per sport e tempo libero, aree industriali di laterizi dismesse con porzioni di territorio in passato soggette all’attività estrattiva di argilla, oggi in stato di abbandono. Ma anche le sedi delle scuole partner del progetto i Comprensivi di Pace del Mela, Terzo di Milazzo, Catalfamo, Drago, Paino, Vittorini e il Liceo Basile si trovano aree che ben rientrano quali destinatari per interventi di riqualificazione e rigenerazione urbana Per Oteri, i bambini e i ragazzi hanno il diritto di farsi ascoltare, di promuovere le proprie esigenze, di partecipare alle scelte finalizzate alla trasformazione dell’ambiente e del territorio in cui vivono, plasmando gli spazi al fine di renderli vivibili ed emozionali.