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Concorso al Comune di Messina, 16mila le domande. Domani il gong

I posti sono 341 divisi fra 9 profili

Il gong suonerà domani a mezzanotte, quasi per tutti. Poi scatterà l’attesa per la prova preselettiva. La “caccia” ad uno dei 341 posti a tempo indeterminato che Palazzo Zanca ha messo a bando è alle sua battute finali.
Ieri mattina, dunque a tre giorni dalla conclusione dei termini per la presentazione delle istanze (c’è tempo fino alle 23,59 del 15 febbraio), erano già 16mila le candidature per le nove figure a bando. Un numero che ha più che doppiato quello registrato dieci giorni dopo l’apertura dei bandi ( erano 7070 il 25 gennaio), a conferma del fatto che nelle battute finali c’è sempre una accelerazione.
Sedicimila istanze non vuol dire sedicimila concorrenti diversi, perchè è assai probabile che molti possano aver presentato domanda di partecipazione per più di un profilo. Resta il fatto che si tratti di un gran numero che crescerà ancora in queste ultime ore sfiorando quota 20mila.
All’interno di queste 16mila istanze sono 8000 quelle per la categoria C, cioè quella per la quale è sufficiente un diploma di scuola superiore. Infatti esistono profili di tipo C ( istruttori) e profili D (funzionari), per cui è necessaria la laurea.
L’analisi dettagliata delle istanze che sta raccogliendo l’azienda milanese Selexi che ha vinto l’appalto da 139.000 euro per la gestione dell’acquisizione delle domande d’iscrizione e delle prove preselettive e di quella scritta, porta a scoprire come le figure preferite, e quindi quelle per le quali ci sarà maggiore competizione, sono quelle amministrative. A fine gennaio quasi la metà del totale delle istanze erano per istruttori amministrativi. E un buon 20% erano per funzionari amministrativi.
Le altre sette figure richieste sono istruttore tecnico, funzionario tecnico, istruttore contabile, funzionario contabile, funzionario legale, funzionario area di vigilanza e avvocato.
Una postilla riguarda il profilo di istruttore tecnico. Questo bando slitterà di un mese perchè è prevista la riapertura dei termini di iscrizione per i laureati in Agronomia che non erano stati inseriti, nel bando originale, fra coloro che avrebbero potuto partecipare al concorso.
Dopo il gong di domani notte, l’azienda lombarda si occuperà della verifica del corretto inserimento (ma non entrerà nel merito dei requisiti) della documentazione ed è previsto che prima della metà di marzo possano essere inviate a tutti i candidati le comunicazioni su come dovranno preparare la prova preselettiva che, va ricordato, come la prova scritta, avverrà da remoto. I primi test potrebbero essere programmati ad aprile o a maggio.

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