È il più grande tesoro che Messina potrà gestire nel prossimo quinquennio. Si chiama Piano operativo nazionale Metro Plus 2021-2027 e vale la bellezza di 222 milioni di euro. Tutti a disposizione del comune capoluogo di città metropolitana che ha la possibilità di fare tutti quegli investimenti che, altrimenti, con il bilancio asfittico che si ritrova non riuscirebbe mai a programmare. Un tesoro che darà l’impronta dell’amministrazione Basile che ha 4 anni e mezzo davanti a sé per concludere il piano del precedente quinquennio e vedere pronto anche buona parte di quello che è pronto a presentare lunedì prossimo in una composita conferenza stampa.
Quella in cui saranno svelati i dettagli della programmazione che il Comune ha inviato, giovedì pomeriggio, ultimo giorno utile, all’Agenzia di Coesione per ottenere il via libera alla spesa. Un lavoro che ha impegnato diversi uffici, quello della compilazione delle schede della trentina di progetti che sono stati inseriti nel composito programma.
«L’Agenzia di Coesione – dice il sindaco Federico Basile, all’indomani dell’invio dell’incartamento – verificherà la coerenza delle progettualità con il piano strategico. Non ci sarà un vero e proprio esame con promozioni e bocciature, ma solo, eventualmente, qualche spostamento fra una misura e l’altra».
Ma cosa contiene il piano Pon Metro di Messina? Cosa si potrà realizzare attraverso quei 30 progetti? Basile è abbottonato per non “spoilerare” la conferenza di gruppo di lunedì.
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