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Patrì e Mazzarrà, unione di 8 Comuni per garantire la sicurezza al territorio

Serve una coalizione per centrare l’obiettivo delle opere necessarie alle due aste fluviali. Al Municipio di Terme Vigliatore sancito un percorso condiviso

Sarà la coalizione degli otto Comuni del versante tirrenico, i cui territori si affacciano sui bacini fluviali dei torrenti Patrì e Mazzarrà, a predisporre le azioni propedeutiche per programmare le iniziative necessarie a conseguire i finanziamenti. L’obiettivo è la messa in sicurezza e la rinaturalizzazione delle due aste fluviali.

Fiumare che dalle pendici dei Peloritani, dopo aver attraversato un territorio fragile, ad elevato rischio alluvionale, sfociano sul litorale nel tratto fra Barcellona e Furnari, trascinando a valle inerti alluvionali che possono diventare risorse per la rinaturalizzazione del litorale eroso favorendone un ripascimento naturale. La coalizione si realizzerà non appena sarà predisposto il relativo protocollo che dovrà essere sottoscritto tra i Comuni promotori: Terme Vigliatore, Castroreale, Rodì Milici, Fondachelli Fantina (che già fanno parte dell'Unione dei comuni del Patrì) e poi Novara di Sicilia e Mazzarrà (che di recente hanno costituito una nuova unione tra Comuni confinanti), e in aggiunta i singoli Comuni di Furnari e Tripi che hanno porzioni di territorio che diradano a ridosso del torrente Mazzarrà, al punto da essere anch'essi esposti a rischi alluvionali. Barcellona, invece, pur avendo partecipato alla precedente riunione, non aderirà alla coalizione in quanto per il suo territorio sta programmando altri interventi di mitigazione del rischio alluvionale.

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