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Messina, fondi per la città: cambiano le priorità

In attesa della nuova programmazione da 222 milioni di euro, rivisti alcuni progetti di quella in scadenza. Riduzioni per I Hub e ForestaMe, fondi per la bonifica del piazzale Atm e per le scuole

Sono questi i giorni in cui Messina scrive il proprio futuro. Con un bilancio ingessato dal piano di Riequilibrio, la programmazione dei fondi che arrivano dall’Europa è diventato l’unico modo per poter fare investimenti e dare una nuova identità alla città. Entro domani Palazzo Zanca dovrà presentare all’Agenzia della Coesione la scheda con tutti i progetti che compongono l’offerta del Comune per il Pon Metro 21-27 che vale 222 milioni di euro. Un quadro assai composito di investimenti su infrastrutture, sociale, verde e tecnologia che ogni assessore ha partecipato a comporre, sviluppando il programma elettorale e dando seguito alla programmazione precedente.
Ma mentre Messina è pronta a “ipotecare” il proprio futuro con i progetti di sviluppo del prossimo quinquennio, ci sono gli ultimi colpi di coda per la spesa della precedente tranche di finanziamenti del piano operativi nazionale destinato alle città metropolitane.
È di qualche giorno fa, su proposta dell’assessora ai fondi extrabilancio Carlotta Previti, la proposta di delibera con la quale viene approvata il nuovo atto d’indirizzo per il Pon Metro 2014-20. Alla luce delle ultime valutazioni, dello stato di avanzamento della progettazione e anche della stretta necessità sopraggiunta, nella dodicesima versione, si è sviluppato uno spostamento di oltre 13 milioni con alcuni cambi di opere.

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