Tutta colpa del tempo tiranno. Così chi doveva esaminare le richieste di permesso di costruire per la realizzazione delle due stazioni radio base 5G di Iliad a S. Teresa di Riva spiega perché l’operatore delle telecomunicazioni abbia ottenuto i titoli edilizi con il silenzio-assenso, scattato dopo 90 giorni dalla presentazione delle istanze, scatenando proteste tra la popolazione.
Come siano andate le cose la Gazzetta del Sud lo ha chiesto all’architetto Natale Coppolino, responsabile dell’Ufficio Urbanistica del Comune fino al 30 novembre, a cui spettava il compito di istruire le pratiche presentate il 25 luglio allo Sportello unico dell’edilizia.
«Non siamo arrivati in tempo - ci ha risposto il tecnico oggi in servizio nei Comuni di Mandanici e Fiumedinisi - io andavo a S. Teresa di Riva una volta a settimana e non facevo in tempo a controllare tutto. Non sono state soltanto le domande delle stazioni radio base a non essere esaminate - precisa Coppolino - ma c’è un elenco di pratiche che hanno subìto la stessa sorte».
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