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Messina, la “via Crucis” delle opere pubbliche

Il porto di Tremestieri ancora nel guado mentre nel cantiere della nuova via Don Blasco arrivano le lettere di licenziamento

Lo snodo più difficile della nuova via Don Blasco: per anni è andato avanti il contenzioso tra il Comune e la società di autodemolizioni Rifotras

Licenziamenti nel cantiere della via Don Blasco, nessuna fumata bianca per il porto di Tremestieri. I nodi cruciali di due importantissime opere pubbliche, quanto meno per la complessiva riorganizzazione logistica e viaria di Messina, rimangono irrisolti. E, anzi, scoppia una grana in più, quella deflagrata ieri sera, dopo la lettera inviata alle maestranze dai responsabili della Consortile Don Blasco.
«In ragione di motivazioni oggettivamente non evitabili, la scrivente società è costretta a ricorrere al licenziamento degli operai». L’impresa, nella missiva indirizzata alle organizzazioni sindacali di categoria, sottolinea di aver fatto richiesta di cassa integrazione, «nella speranza che il Comune di Messina comunicasse la possibilità di riprendere i lavori». Da Palazzo Zanca, però, non è arrivato il fatidico annuncio e, dunque, scrive ancora la Consortile, «avendo usufruito delle 52 settimane nel biennio e non avendo la possibilità di occupare i lavoratori in altri cantieri, si è costretti a licenziare i lavoratori». A far data dal 6 febbraio 2023, cioè da domani.
Immediata la reazione della Filca Cisl che esprime preoccupazione per la comunicazione di licenziamento del personale. «Il cantiere – spiega il segretario generale Nino Botta – era stato sospeso dalla committenza lo scorso 30 giugno 2022 a causa di una serie di interferenze che non permettevano la continuazione dei lavori affidati alla società. Da quella data, l'impresa ha usufruito di 52 settimane di cassa integrazione con la speranza che, nel frattempo, il Comune di Messina trovasse la soluzione alle interferenze che ostacolavano la continuazione dei lavori». Ad oggi, stando alla comunicazione inviata alle parti sociali, «le problematiche continuano a persistere e pertanto la società si trova costretta a licenziare il personale impiegato a far data da lunedì. Come Filca Cisl – conclude Botta – chiediamo al sindaco di intervenire con autorevolezza sulla questione affinché si trovi rapidamente una soluzione che eviti i licenziamenti e favorisca il completamento di un’opera fondamentale per la città».

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