È stato rinviato al 7 febbraio l’incontro a Palermo per conoscere il futuro del servizio di trasporto pubblico urbano, ma il destino per quei Comuni che si appoggiavano all’Ast e tra questi Milazzo, appare segnato. Dovranno quasi sicuramente rivolgersi ad altre aziende, mettendo in essere gli atti di gara in tempi rapidissimi.
È quanto ha confermato anche l’assessore alle Infrastrutture della Regione, Alessandro Aricò. «Stiamo studiando una soluzione che permetterà ai sindaci di attivare nuove convenzioni con altre aziende di trasporto in modo rapido» – sottolinea – mentre nulla aggiunge a proposito del futuro della stessa Ast che versa in una grave situazione di crisi finanziaria.
Situazione che ha indotto il Cda a deliberare appunto la riduzione dell’impegno produttivo per il quale si registrano elevati costi di produzione e bassi ricavi di traffico. Premessa per comunicare ai sindaci delle principali città (oltre Milazzo, in provincia di Messina, c’è Barcellona) e poi nel resto della regione. Siracusa, Ragusa, Acireale, Augusta, Caltagirone, Carlentini, Gela, Lentini, Modica che dal primo marzo l’Ast fermerà i bus che assicurano i collegamenti all’interno delle città. Andranno avanti tutte le altre corse che collegano le città fra loro. Posizioni dunque ferme dell’Ast, nonostante si comprenda che cambiare le regole del gioco in meno di un mese è impresa pressoché impossibile per una pubblica amministrazione che deve procedere a gara. Evidentemente l’ottimismo dell’assessore regionale potrebbe essere legato ad un fatto nuovo che si è registrato ieri pomeriggio.
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