Il puzzle sulla grave storia di sangue maturata in uno dei luoghi più amati dalla movida messinese, una nota discoteca localizzata nell’area ex Pirelli di Villafranca, è privo ancora di alcuni tasselli portanti: arma da taglio, movente, fasi dell’aggressione. Tessere, queste, che messe tutte insieme possono formare un quadro chiaro su quanto verificatosi sabato notte, intorno all’una.
Gli investigatori dei carabinieri, in particolare il Reparto operativo della Compagnia Messina Centro, guidato dal comandante Marco Falcone, anche ieri hanno effettuato accertamenti sull’episodio che ha seminato inquietudine non solo nel centro tirrenico, ma anche in riva allo Stretto, poiché i protagonisti sono due giovani di Messina. Uno, l’aggredito, sta meglio: in miglioramento le condizioni di salute del ventiduenne, visto che i medici del Policlinico universitario “Gaetano Martino” hanno sciolto la prognosi e lo hanno giudicato guaribile in 20 giorni. Considerato il punto in cui è stato centrato da una coltellata, ossia la gola, si può dire che ha rischiato grosso: solo per pochi centimetri la lama non lo ha raggiunto alla carotide. L’altro, l’aggredito – un ventenne – risulta indagato a piede libero con l’ipotesi di reato di omicidio colposo. Al momento, è stato denunciato e l’Autorità giudiziaria non ha ritenuto opportuno adottare misure cautelari tali da limitarne la libertà personale.
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