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Trasporto pubblico a Milazzo, in bilico il contratto tra Ast e Comune

I collegamenti urbani con il Capo, la Piana e il Tono potrebbero cessare l’1 marzo

Potrebbe essere al bivio il rapporto tra il Comune di Milazzo e l’Ast. E stavolta l’iniziativa non parte da palazzo dell’Aquila – che spesso a causa di un contratto stipulato non ha potuto staccare la spina per portare avanti un servizio alternativo e più efficiente – ma da Palermo.
Qualche giorno fa, infatti, la direzione generale dell’Azienda siciliana trasporti, che da tempo vive una difficile situazione economica e contrasti interni che proprio ieri hanno portato alle dimissioni della presidente del Collegio sindacale, Maria Antonia Battaglia – ha inviato una lettera al sindaco Midili per informarlo che, in mancanza del rinnovo del contratto da tempo scaduto e oggetto di diverse proroghe, non potrà più svolgere il servizio e pertanto “formula, ad ogni effetto di legge, preavviso di interruzione del servizio a far data 1 marzo». Nella missiva si richiamano alcune pronunce della Corte dei Conti e della Corte Costituzionale in merito alla proroga del servizio di trasporto pubblico e si chiede anche il pagamento delle somme vantate nei confronti del Comune. Una sorta di ultimatum, visto che anche i vertici dell’Azienda sanno che difficilmente in un mese si può riorganizzare il servizio e che punta quindi sostanzialmente ad ottenere la sottoscrizione di un nuovo contratto. Il servizio in questione riguarda il territorio comunale e quindi i collegamenti con Capo Milazzo, il Tono, le frazioni della Piana e la stazione ferroviaria. Nessun riferimento anche perché non oggetto di regolamentazione diretta con l’ente locale al servizio extraurbano.

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