Messina

Sabato 23 Novembre 2024

Droga "Take away" a Barcellona: i nomi degli arrestati

La base da cui operava una piccola organizzazione di spacciatori al dettaglio di sostanze stupefacenti era un modesto alloggio di una palazzina della case popolari situate nella via del Mare di Terme Vigliatore a poche decine di metri dal Municipio del Paese. Una palazzina che nella prima mattinata di ieri è stata cinta d'assedio dai carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Barcellona e dai colleghi delle locale Stazione per eseguire quattro ordinanze di custodia cautelare per l'ipotesi di reato di concorso in detenzione di stupefacenti ai fini dello spaccio. Tre uomini in carcere e una donna ai domiciliari, i componenti del gruppo tutti imparentati tra loro. In carcere sono finiti il barcellonese Orazio Maggio, 40 anni detto “Graziano”, un meccanico che fino a ieri si trovava agli arresti domiciliari nella casa da dove, secondo gli investigatori, veniva diramata la rete di spaccio. All’'uomo erano stati applicati i domiciliari l'8 febbraio dello scorso anno a seguito del suo arresto avvenuto per il furto aggravato ai danni di un negozio di Ottica di Falcone dal quale era stata asportata la cassaforte che conteneva oggetti preziosi, tra cui un costoso Rolex, e 20 mila euro in contanti. Nel giorno stesso in cui Oragio Maggio inteso “Graziano” fu confinato ai domiciliari, per evitare di essere scoperto dai carabinieri aveva gettato dalla finestra della palazzina un borsone che conteneva sostanze stupefacenti per timore che i carabinieri intercettassero il carico. Episodio, questo, documentato dai carabinieri che investigavano sulle attività che si svolgevano in quella casa e che è citato nell'ordinanza di custodia cautelare con la quale da ieri l'uomo è stato trasferito nel carcere di Barcellona Con lui in carcere anche i due suoi cognati, fratelli della moglie, Calogero Caravello, 47 anni e Alessio Caravello, 28 anni, che sarebbero stati molto attivi nell'attività di spaccio, tanto che avrebbero consegnato a domicilio – anche ad altri “clienti”, sottoposti a misure detentive domiciliari, per lo più di nazionalità straniera, le dosi di sostanze stupefacenti perché gli stessi non potevano raggiungere la palazzina dalla quale si sarebbe spacciato droga per tutti, dagli adulti ai più giovani, anche minorenni. Agli arresti domiciliari, invece, è stata sottoposta Sonia Caravello, 38 anni, moglie del meccanico Orazio “Graziano” Maggio. Tutti i quattro arrestati sono difesi dall'avvocato Diego Lanza. Nell'inchiesta sono coinvolti altri due indagati per i quali il Gip Giovanni De Marco non ha accolto la richiesta della misura cautelare dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Si tratta di Sergio Zangla, 28 anni, originario di Barcellona e residente a Terme Vigliatore e di un fratello minore dei Caravello, Gianluca Caravello, 40 anni. I due restano tuttavia indagati perché considerati parte dell'organizzazione, tanto che gli indizi di colpevolezza potrebbero portare ad ulteriori sviluppi nell'inchiesta della Compagnia di Barcellona. L’attività investigativa è stata coordinata dal sostituto procuratore Luca Gorgone che ha richiesto le misure cautelari. E alla luce delle conclusioni a cui è giunto il Gip Giovanni De Marco potrebbe presto portare a nuovi provvedimenti cautelari. Minuziosa l'attività d'indagine dei carabinieri che hanno agito al comando del capitano Lorenzo Galizia comandante della Compagnia di Barcellona e del capitano Francesco Severo, comandante del Nucleo operativo. Gli acquirenti sono stati monitorati uno per uno dai militari dell'Arma che hanno svolto le indagini. Chi comprava la droga, marijuana e hascisc, non avrebbe avuto nemmeno bisogno di entrare nell'edificio divenuto un centro di smistamento perché sarebbero stati soliti ritirare da una finestra le dosi richieste per portarle via. Al punto che l'operazione scattata ieri con quattro arresti su sei indagati è stata denominata “Take Away”, che tradotto significa prendi e “porta via”.

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