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Messina, debiti per tributi e multe fino a mille euro: non si pagheranno sanzioni e interessi

La scelta alla fine di un weekend di conteggi e valutazioni. Quelle necessarie per arrivare ad una decisione un po’ economico-finanziaria, un po’ politica. I conti li ha fatti l’assessore Roberto Cicala interrogando i database del Comune e quelli dell’Agenzia delle Entrate per capire, intanto il valore dell’operazione e poi per dare dei dati concreti al Sindaco, che ha anche la delega al bilancio, è che ha dovuto prendere la decisione sulla posizione del Comune, decidendo di cancellare automaticamente interessi e sanzioni alle cartelle esattoriali fino a 1000 euro.
L’argomento è di grande richiamo in questi giorni è fa riferimento alla rottamazione di debiti tributari e delle sanzioni che i cittadini hanno maturato nei confronti del Comune fra il 1 gennaio del 2000 e il 31 dicembre del 2015, sino a mille euro, compresi sorte capitale, interessi e sanzioni. Una norma approvata a fine dicembre dal Governo e poi “passata” in Parlamento anche se con qualche modifica (la 197/22) prevede che, automaticamente, vengano stralciati interessi e sanzioni per tutti i debiti tributari maturati nei primi 15 anni di questo secolo. In poche parole se un cittadino doveva al Comune 100 euro di Imu, Tari o Cosap per debiti maturati fono al 2015, dovrà pagare solo i 100 euro e non più anche interessi e sanzioni su quei 100 euro. Un risparmio di almeno un trentina euro. Per quanto riguarda le sanzioni amministrative, cioè le multe per esempio, lo stralcio riguarda solo gli interessi. Uno stralcio che avviene d’ufficio, senza che il cittadino debba fare nulla. Ed è quello che accadrà a Messina alla luce della dichiarazione di ieri sera del Sindaco. « L’amministrazione valutato anche il difficile periodo socio-economico, rende noto di essere favorevole allo stralcio parziale dei ruoli emessi tra il 2000 e il 2015 di importo inferiore a 1.000 euro, relativo a sanzioni ed interessi per i debiti tributari e per i soli interessi per le sanzioni amministrative, comprese quelle per violazioni del Codice della Strada». E poi rimanda per i dettagli ad una conferenza stampa di domani.
Il Comune, in realtà, sempre per la 197/22 aveva anche un’altra opzione che è stata percorsa da molti altre amministrazione. Cioè quella di portare in consiglio comunale, entro il 31 gennaio, una delibera di diniego dello stralcio di interessi e sanzioni per cartelle fino a 1000 euro. Un’azione a difesa dei conti dell’ente, che, nel caso di Messina avrebbe potuto portare il valore di interessi e sanzioni (dato che scopriremo domani) nel piano di riequilibrio. Ma comunque il cittadino avrebbe avuto una via d’uscita. Cioè quella di chiedere la rottamazione di Stato, con l’Agenzia delle Entrate vedendosi così tolto comunque una parte del debito, ma dovendosi fare parte attiva per ottenere lo sconto.

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