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Messina, nelle isole ecologiche addio allo sconto?

Si prepara una modifica del regolamento. Cicala: «Con il porta a porta diffuso e il nuovo calendario di vetro e carta non ha più senso»

Da una parte l’intervento attraverso l’aggiornamento del registro dei contribuenti Tari, dall’altra la modifica del regolamento. Su questi due assi si vuole muove l’amministrazione Basile per ridurre l’impatto medio del prossimo salatissimo tributo. Quindi nell’impossibilità di contrarre in maniera sensibile i costi vivi, si affida all’equità fiscale per spalmare meglio il carico su tutti i cittadini e non sui soliti.
La principale novità potrebbe riguardare le isole ecologiche. La proposta della Giunta dovrà evidentemente passare il vaglio del consiglio comunale che potrebbe anche pensarla in maniera diversa su questo argomento. In termini concreti verrebbero annullati i vantaggi economici che hanno ottenuto finora le famiglie che hanno portato nei centri di raccolta 60 kg di rifiuti differenziati annui per ogni componente del nucleo. Uno sconto del 30% sulla quota variabile. Qualche decina di euro, nella maggior parte dei casi, che però è servita ad alleggerire la crescita dei costi di questi anni.

«Questa riduzione – spiega Roberto Cicala – adesso non ha più senso. Era stata introdotta quando il porta a porta non era in tutta la città, ma adesso è diffuso ovunque e anche carta e vetro vengono raccolti ogni settimana e non più ogni 15 giorni. C’è già un servizio a domicilio per tutto questo, che senso ha un premio?». Lo sconto ottenuto negli ultimi anni da circa 27mila famiglie, non lo pagava il Comune, bensì le altre 75mila. Infatti la Tari non prevede in alcun modo che l’ente partecipi alla spesa che è tutta a carico dei cittadini. Per ogni famiglia che ha ottenuto 50 euro di sconto perché ha portato il suo carico di rifiuti all’isola, ce ne sono altre 3, che non hanno fatto la differenziata, che hanno pagato 16 euro in più ciascuna per coprire quello sconto. Se la modifica del regolamento dovesse passare l’esame d’aula, a quel punto le 27mila famiglie che sono andate alle isole, avrebbero un aumento della loro Tari rispetto agli anni precedenti, mentre gli altri godrebbero di un decremento. Quanto? due o tre per cento.

Ma va anche specificato che chi ha raggiunto il limite minimo nel corso del 2022, comunque avrà la riduzione nel 2023 perchè questa è sempre applicata nell’anno successivo. Dunque continuare a portare rifiuti alle isole ecologiche quest’anno potrebbe diventare presto solo un’alternativa al porta a porta (il nuovo regolamento si applica dal primo gennaio), ma perderebbe l’effetto stimolante dello sconto (per il 2024), che ha mosso davvero tanti messinesi. Rischiano forse le isole ecologiche, dove lavorano una trentina di operatori di Messina Servizi, di svuotarsi e di essere sovradimensionate? e con l’automazione prevista dagli ultimi ricchi finanziamenti (ne parliano in questa pagina) come la mettiamo? Tutte valutazioni rimesse alla conta dei costi e dei benefici che faranno l’esecutivo e il Consiglio. Resterebbe immutata, invece, la scontistica per il compostaggio, perchè l’umido che finisce nei grandi contenitori, è tolto dalla raccolta porta a porta e quindi produce un risparmio anche nello smaltimento.

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