Pums, l’ennesimo acronimo. Uno di quelli destinati a cambiare il quotidiano di chi si muove in città. Appena il tempo di imparare cosa fosse il piano generale del traffico urbano (Pgtu) che all’orizzonte si profila il piano urbano della mobilità sostenibile. All’interno del Pums sono previste quattro macroaree (i piani della sicurezza stradale, della mobilità ciclistica, del trasporto pubblico e della mobilità pedonale), che rappresentano una sintesi del sistema di mobilità urbana sostenibile con la cittadinanza e il territorio, che diventano protagonisti di un cambiamento anche epocale per queste latitudini dello stile di vita.
Se ne è parlato ieri per tutta la mattinata nel salone delle Bandiere nell’incontro aperto alla cittadinanza sulle principali azioni strategiche. C’erano il sindaco Basile, il vice Mondello, il dg Puccio. il dirigente Certo e i tecnici della società che sta redigendo il piano, la Tps.
Per ciascuna delle quattro macro aree sono emersi spunti interessanti che rappresenteranno modifiche significative ma che appaiono destinate a invertire la priorità fra automobile e cittadini. «Tutte le variazioni – ha detto in fase di presentazione Salvatore Mondello – hanno un obiettivo di realizzazione decennale e vanno pensate a come un sistema organico».
Le 10 aree di ztl che nasceranno in centro città, avranno una mobilità perimetrale a ridotta velocità. Scenderà, man mano che vengono attivate le zone a traffico limitato a 40 km/h il limite in strade come via Garibaldi, corso Cavour, via Cannizzaro, via Catania. All’interno delle ztl, nella maggior parte dei casi ci sarà un limite a 30 km/h.
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