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Lavori fermi per la frana di Letojanni: “Troppi pericoli, si faccia chiarezza”

La vicenda finisce sul tavolo del governatore Schifani, con un’interrogazione all’Ars. I gruppi Sud chiama Nord e Sicilia Vera: «Disagi per l’utenza»

Nelle “sfortunate” autostrade siciliane c’è ancora una grossa incognita sul cantiere della frana di Letojanni. I gruppi all’Ars di Sicilia Vera e Sud Chiama Nord hanno presentato ieri un’interrogazione urgente sullo stop ai lavori, chiedendo un’audizione alla commissione regionale che si occupa di mobilità. Gli esponenti dei due movimenti politici si rivolgono al governatore Renato Schifani, commissario contro il dissesto idrogeologico, all’assessorato alle Infrastrutture e al dipartimento della Protezione civile, invocando chiarimenti anche sulla sottoscrizione di una convenzione tra lo stesso commissario e il Consorzio per le Autostrade Siciliane, richiesta dal ministero delle Infrastrutture e Mobilità Sostenibili.
Primo firmatario del documento è Giuseppe Lombardo, che afferma: «La situazione di stallo, oltre che presagire drammaticamente un allungamento ulteriore dei tempi di conclusione delle opere con il ripristino delle normali attività (bloccate da oltre sette anni, ovvero sin dal giorno della frana del 5 ottobre 2015), determinando uno stato di disservizio dell’utenza che incide quotidianamente sulle attività e sulla mobilità di buona parte della Regione Sicilia, mantiene uno stato di pericolo incombente sul transito in corso, causato dalla parzializzazione anche dell’unica carreggiata (quella di valle) funzionante, con numerosi sinistri ai veicoli registrati nel lungo lasso di tempo oramai trascorso».

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