Messina

Sabato 27 Aprile 2024

Rottamazione tributi, è rebus a Messina: tutti i dubbi di Palazzo Zanca

A gettare la pietra nello stagno è il consigliere comunale Giovanni Caruso e adesso il sindaco deve sfogliare la margherita. Il tema è quello della rottamazione delle cartelle esattoriali fino ai 1.000 euro che fanno riferimento a tributi e sanzioni non pagate dai cittadini al Comune. Ad introdurre questo tema è stata l’ultima legge di stabilità del Governo. Un po’ come era avvenuto con l’esecutivo Draghi, anche con Meloni è stato attivata questa forma di pace fiscale. È previsto l’annullamento automatico dei debiti iscritti a ruolo di importo residuo fino a mille euro, per i singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 2000 al 2015 e solo dalle amministrazioni statali, dalle agenzie fiscali e dagli enti pubblici previdenziali. Per gli enti locali, quindi i Comuni, il discorso è diverso e diventa opzionale. In pratica, come ricorda nella sua interrogazione Giovanni Caruso, «per le sanzioni di competenza comunale, che vanno dalle multe alle tasse come Tari e Imu, verranno cancellati solo gli interessi accumulati e le sanzioni aggiuntive per i ritardi. L’importo in sé la sorte capitale, invece, resterà da pagare». Al Comune la possibilità di aderire allo stralcio completo entro il 31 gennaio e quindi, come per le amministrazioni statali, cancellare tutti i debiti fino al 2015 entro i 1000 euro.

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