Rimarrà chiusa al traffico la Statale 114 Orientale Sicula, nel tratto dal Km 22,100 al km 22,450, su tutte le corsie, a partire dalla mezzanotte di lunedì 6 febbraio fino alle 23 di sabato 25.
Lo si evince da un’ordinanza dell’Anas, la n. 9/23, che nel ricordare come l’arteria sia stata interessata da un distacco di materiale roccioso situato a monte della stessa, sancisce come sia necessario passare adesso alla fase di rimozione delle reti, all’ispezione e al disgaggio della parete rocciosa. Attività che sono incompatibili con il traffico veicolare.
Il percorso alternativo consigliato dall’Anas è l’A18 tra gli svincoli di Tremestieri e Roccalumera.
L'impresa esecutrice dei lavori sarà il Consorzio Triveneto Rocciatori, con sede a Fonzaso, alla quale compete, a propria cura e spese, l'installazione di tutta la segnaletica necessaria alla chiusura del tratto interessato dai lavori. In detto tratto di strada del Capo Alì fin dal 10 gennaio 2022 si sta viaggiando a senso unico alternato: nella corsia lato mare insistono infatti due impianti semaforici che, ad un intervallo di circa tre minuti, regolano il traffico prima in una e, poi, nell’altra direzione. Sono intanto già cominciate, grazie all’intervento di particolari mezzi meccanici, le operazioni di rimozione del masso insistente nella corsia lato monte che giaceva da più di un anno.
Non è tardata ad arrivare la reazione dei sindaci di Itala e Scaletta Zanclea, Daniele Laudini a Gianfranco Moschella.
La zona interessata dai lavori, assieme a quella di Capo Scaletta, da tantissimi anni ormai è caratterizzata da frane e smottamenti che hanno determinato troppo spesso la totale interdizione al traffico, causando non pochi problemi alle comunità di Itala e Scaletta, visto che l’unica via alternativa alla Statale 114 è l’A18 Messina - Catania, i cui svincoli più vicini sono a Roccalumera, per chi si trova al di là della chiusura in direzione Catania, e Tremestieri per chi invece si trova al di là della chiusura in direzione Messina.
Due centri (Itala e Scaletta) che sorgono fra Capo Alì e Capo Scaletta che, quindi, rimangono drammaticamente isolati ogni qualvolta si registrano questi episodi.
«Siamo alle solite e si ripresentano le criticità per le quali si è sempre tanto discusso, senza mai arrivare ad un’effettiva soluzione. In questa occasione dobbiamo ringraziare l’Anas per questi lavori di sicurezza, benché siamo venuti a conoscenza di questa ordinanza solo da organi di stampa. Itala e Scaletta rimarranno paralizzate e si creerà una frattura su tutta la costa orientale», dichiara il sindaco di Scaletta Zanclea Gianfranco Moschella. «Questa chiusura arriva in un momento in cui i commercianti pensavano di potere incrementare i loro profitti, grazie ai festeggiamenti del Carnevale storico che rappresenta una tradizione radicata nel tempo e motivo di vanto per la nostra comunità. Da sindaco posso dire che si fa sempre più pressante l’esigenza di avere due bretelle, due mini svincoli o scivoli di sicurezza per non rimanere isolati. Strutture necessarie - specifica Moschella - per le quali ci siamo battuti sui vari tavoli che si sono tenuti, ma ad oggi il risultato è prossimo allo zero. Mi auguro che questi lavori, assieme a quelli per il raddoppio ferroviario, possano stimolare le coscienze dei nostri governatori affinché si possa trovare una soluzione, realizzando due rampe nel territorio di Itala».
Il sindaco di Itala, Daniele Laudini, aggiunge: «Non ci è stato comunicato nulla da parte dell’Anas e, probabilmente, è il sintomo di quello che viene percepito da parte di questo organismo, vale a dire che non ritengono importanti i disagi che questi interventi causeranno a Itala e Scaletta. I lavori di messa in sicurezza di Anas, che è la proprietaria della strada statale, sono sicuramente importanti, ma in questi anni le loro modalità di intervento si sono rivelate del tutto discutibili, con un enorme dilatamento di tempo per concluderli. Si dovrebbe, invece, lavorare notte e giorno visto che per noi la Statale 114 è l’unica arteria disponibile.
«Sarebbe il caso - aggiunge il primo cittadino Laudini - di trovare delle soluzioni per risarcire ed aiutare i Comuni che devono subire questi pesanti disagi che, nel 2023, non possono essere più tollerati. Sullo svincolo, che per noi sarebbe un’opera fondamentale, posso soltanto dire che l’unico documento tecnico di cui il Comune dispone è uno studio di fattibilità che risale al 2015 e, quindi, siamo in una fase più che embrionale».
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