Da ieri al “Cutroni Zodda” per mancanza di personale non saranno più processati i tamponi molecolari. Siamo al paradosso. Il Presidio ospedaliero “Cutroni Zodda” trasformato in Covid hospital sta vivendo una situazione surreale in quanto da ieri anche il Laboratorio di analisi, a causa del mancato rinnovo del contratto ad un medico dell’unità, non sarà più in grado di processare i tamponi molecolari, sia per i pazienti Covid ricoverati, e nemmeno per gli altri presidi ospedalieri che hanno avuto, in questi anni di pandemia, il laboratorio d’analisi come riferimento di eccellenza. Già nelle settimane scorse nell'ambiente ospedaliero circolavano voci sul rischio di un ridimensionamento del servizio, anch’esso in fase di smobilitazione a causa dell'invito al personale tecnico e ad alcuni dirigenti di prestare servizio nell’omologo servizio dell’ospedale di Milazzo, provocando la chiusura di notte e nei festivi. Dai ieri invece la situazione è peggiorata in quanto con una comunicazione fatta pervenire al commissario straordinario dell'Asp Bernardo Alagna, al direttore sanitario aziendale dell'Asp Domenico Sindoni, al direttore del Dipartimento cure ospedaliere Paolo Cardia e a tutti i direttori e dirigenti medici dei Presidi dell'Asp di Messina, il direttore dell'Unità operativa che sovrintende al Servizio di laboratorio d’analisi del “Cutroni Zodda”, Antonello Calabrò, rende nota «l'impossibilità assoluta, da parte della Biologia molecolare di Barcellona di assicurare un efficiente servizio diagnostico per il Covid 19, in quanto il laboratorio non sarà più capace di offrire una risposta diagnostica entro le 24 ore successive all'arrivo del tampone, così come fatto finora».
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