L'acqua proveniente dal pozzo di Sant'Andrea non è potabile. A metterlo nero su bianco è un'ordinanza del sindaco Pinuccio Calabrò, che nel provvedimento emesso sabato scorso ha autorizzato «il solo utilizzo a fini igienici, con raccomandazione di preventiva bollitura, e il conseguente divieto per scopi potabili in erogazione alle utenze site nelle porzioni di territorio comunale interessato», delimitate dalle strade delle contrade ricadenti ad Acquacalda, la stessa Sant'Andrea e l'attigua zona artigianale, e le vie Bartolella, Stretto primo e secondo Bartolella, via La Pira, San Teodoro e Perugia. Il provvedimento è stato comunicato al corpo di Polizia municipale, al Servizio di igiene pubblica dell'Asp di Barcellona, al comparto dedicato alle attività del servizio idrico integrato e all'ufficio laboratorio analisi comunale.
Al personale dipendente del Servizio idrico integrato è stato ordinato di mantenere «l’immissione nella rete cittadina di distribuzione delle acque emunte dal pozzo Sant'Andrea esclusivamente per fini igienici con conseguente divieto di uso potabile, ed al laboratorio di «monitorare frequentemente la qualità e di provvedere all’esecuzione delle analisi di qualità dalle acque emunte per un futuro uso destinato al consumo umano anche provvedendo a proporre incarichi a laboratori esterni per analisi non effettuabili nel laboratorio interno».
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