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Guerra degli alberi a Milazzo, il Comune insorge

Dopo le dure critiche e le denunce alle autorità da parte delle associazioni ambientaliste, il sindaco reagisce “carte alla mano”.  Midili replica sui tre fronti (Capo, Via dei Giardini, piazza Marconi), fornendo i dati in merito ai rischi d’incidenti legati alle radici. E lancia la sfida: da noi progetti per 2.000 nuovi esemplari

«Polemiche strumentali dal sapore unicamente politico» Il sindaco Pippo Midili contesta le prese di posizione di Legambiente, dell’associazione medici per l’ambiente, e di Italia Nostra definendolo come «attacchi social che dimostrano come ormai certo “impegno civico” è solo di facciata e non ha nulla a che fare con chi ha a cuore il bene dei cittadini e della città». Parlando ai giornalisti il primo cittadino ha fatto il punto della situazione sulla pianificazione relativa al verde cittadino e agli interventi programmati.
«Relativamente ai pini della scuola del Capo – premette – si è intervenuti a seguito di due incidenti stradali verificatisi proprio all’esterno del plesso scolastico e per radici che fuoriuscivano dall’asfalto dopo averlo deformato. In uno dei due incidenti, i Carabinieri sopraggiunti sul posto invitavano l’Amministrazione, con nota scritta corredata da documentazione fotografica, ad intervenire immediatamente per rimuovere il pericolo per quanti transitavano in quella strada. A seguire la denuncia di residenti del Capo, depositata al Comando di Polizia Locale che richiedevano sopralluogo al termine del quale l’ufficio tecnico comunale ha evidenziato come le radici di quegli alberi avessero non solo provocato il dissesto del manto stradale, ma anche esercitato una spinta sul muro di sostegno a confine con la via Paradiso tale da inficiarne la stabilità, determinando delle lesioni.

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