«All’inizio l’ho vissuta come una tragedia, ho pianto tanto ma adesso sono più tranquilla perché sento la bambina respirare meglio». Maria Celeste guarda con occhi innamorati la sua piccola che dorme beata. La paura è passata ma il ricordo della tosse fastidiosa che non lasciava in pace la sua bambina di appena due mesi e mezzo è ancora vivo. Questa giovane mamma arriva da Santa Teresa Riva, è con la figlia che per precauzione è stata ricoverata in osservazione breve (24-48 ore) al pronto soccorso pediatrico del Policlinico. Ansie e paure condivise anche da Valeria un’altra giovane mamma che assiste la figlia di due anni. Arrivano da Lipari, al Policlinico hanno trovato il sorriso e la professionalità di medici e infermieri. Racconta delle difficoltà sull’isola anche per pagare il ticket: «Non c’è l’ufficio, si deve andare al tabacchino». Quando la bambina è stata male è salita su un aliscafo per raggiungere il Policlinico temendo che in elisoccorso sarebbe stata destinata in un ospedale troppo lontano: «Ero preoccupata, qui sono stata accolta, sono tutti molto gentili, hanno controllato bene la bambina». Storie che si ripetono al pronto soccorso pediatrico del Policlinico dove in queste settimane è un continuo via vai di mamme e papà in ansia per i loro figli. Tutta colpa della bronchiolite, un virus respiratorio sinciziale che colpisce soprattutto i bambini più piccoli. A dicembre al Policlinico si sono registrati 119 accessi solo per bronchioliti, di questi 24 sono stati ricoverati in pediatria e 11 in terapia intensiva neonatale e pediatrica. Una media di 4-5 casi al giorno anche a gennaio. Non una vera e propria emergenza ma sicuramente c’è allerta. Durante il Covid, l’uso di mascherine e minori occasioni di socialità avevano ridotto i casi al minino ma con la ripresa della vita normale, il virus è tornato con più incidenza di prima. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina