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Messina, Bluferries incassa 7 milioni di euro: in costruzione un’altra nave ibrida

Traghetto gemello della Sikania, in servizio nello Stretto di Messina

Troppo spesso, da viaggiatori o semplici osservatori, balza agli occhi la vetustà del naviglio che solca i mari ed effettua servizi di trasporto nello Stretto di Messina e da e per le Isole Eolie, così come verso altri arcipelaghi siciliani. Ma presto sarà invertita la rotta, grazie a un massiccio programma di interventi e, soprattutto alle risorse stanziate dal ministero delle Infrastrutture e dei trasporti.
Si sostanzia nel “Decreto rinnovo flotte” l’azione di ammodernamento del Dicastero adesso guidato da Matteo Salvini. Un piano in cui hanno già fatto il pieno di contributi le compagnie Gnv, Marnavi, Toremar, Liberty Lines e Snav. Però c’è un però: assegnati solamente 161 milioni di euro sui 500 disponibili, che, quasi sicuramente, saranno rimessi in gioco con ulteriori bandi in ulteriori “finestre”. C’è anche un vettore pubblico tra i destinatari delle preziose risorse: la società Bluferries incasserà 7 milioni di euro per costruire una seconda nave ibrida gemella della Sikania, inaugurata lo scorso 23 luglio e subito impiegata nel trasporto tra le sponde siciliana e calabrese di 24 tir o 125 autoveicoli e circa 400 tra viaggiatori e membri dell’equipaggio. Sempre più ecosostenibile grazie a minori consumi di carburante (-30%) e riduzione del 50% delle emissioni di CO2, è stata costruita nel cantiere Kanellos Bros-Pireo Grecia, e a sua volta l’imbarcazione è gemella della Trinacria, che dal 2019 è in servizio nello Stretto di Messina per il traghettamento di mezzi commerciali, autovetture, roulotte, camper e motocicli fra i porti di Villa San Giovanni e Messina.

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