Rinviata la rimodulazione della delibera di giunta propedeutica al risarcimento economico delle oltre venti imprese private che eseguirono, in regime di somma urgenza, i lavori di protezione civile successivi all'alluvione dell'8 agosto 2020, durante la precedente amministrazione del compianto sindaco Roberto Materia. Fonti interne al Municipio riferiscono che verrà ridisegnata domani o al massimo al primo appuntamento utile del nuovo anno, preso atto anche del fatto che la tesoreria ha chiuso i battenti e riaprirà lunedì. L'ulteriore ritardo determinato dal ritiro della precedente delibera, stoppata prima dell’invio in consiglio comunale per il riconoscimento dei debiti fuori bilancio, è una diretta conseguenza delle inerzie passate e del parere del collegio dei revisori dei conti. Questi ultimi, poche ore prima della seduta di martedì sera, avevano avvertito l’Amministrazione del mancato inserimento del decurtamento sugli utili di impresa da destinare alle ditte, come disposto dalle sentenze della Corte dei conti richiamate all'interno del Codice degli appalti, secondo cui nei provvedimenti di somma urgenza è prevista la riduzione dei profitti in virtù di carenze protocollate durante le fasi istruttorie. E dei difetti, nel caso specifico degli interventi post-alluvione dell'agosto 2020, sembrerebbe che ci siano stati. Un passaggio a vuoto figlio di errori da parte del precedente responsabile dell'ufficio tecnico comunale, che entro i venti giorni successivi all’affidamento dei lavori avrebbe dovuto completare tutto l’iter secondo i precetti di legge, per regolare la richiesta dei fondi disposti poi dalla Giunta regionale (fu l'ultimo bilancio del Governo Musumeci). Fondi che avevano già previsto un ribasso del 20 per cento, a cui adesso si dovrà presumibilmente sottrarre un ulteriore 10 per cento degli utili delle imprese. Le soluzioni sono al vaglio dell’Amministrazione comunale e delle forze di maggioranza, che prima della seduta di Consiglio hanno comunque avvertito l’opposizione del ritiro della delibera e delle successive modifiche che andranno a ridisegnare l'assegnazione dei fondi (un milione e mezzo circa). Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina