Santa Teresa di Riva, il carovita non risparmia le mense: raddoppiato il costo per le famiglie
L’Amministrazione comunale lo aveva preannunciato già due mesi fa, adesso la decisione è stata messa nero su bianco. Dal primo gennaio a Santa Teresa di Riva le famiglie dovranno sborsare di più per poter accedere al servizio di mensa scolastica e l’incremento peserà maggiormente sui redditi più bassi. La giunta, su proposta della vicesindaca con delega alla Pubblica Istruzione Annalisa Miano, ha approvato le nuove tariffe del buono pasto che subiscono un rialzo, anche fino al doppio, rispetto alle ultime risalenti al 2007 e da allora mai aggiornate, anche per coprire i costi nella misura minima del 36%, trattandosi di servizio a domanda individuale assoggettato al pagamento di un contributo da parte degli utenti, correlato alla situazione economica del nucleo familiare attestata dall’Isee. Da gennaio le tariffe passano da 1 a 2 euro per la fascia Isee da 0 a 3.000 euro (1,40 euro per il secondo figlio, prima 0,50 euro); da 1,50 a 3 euro per Isee da 3.001 a 6.000 euro, (2,10 secondo figlio, prima 0,75); da 2 a 3,50 euro per Isee da 6.001 a 9.000 euro (2,45 secondo figlio, anzichè 1 euro); da 2,50 a 4 euro con Isee da 9.001 a 15.000 euro (2,80 euro secondo figlio, prima 1,25); 4,50 euro con Isee da 15.001 a 20.000 euro (3,15 euro secondo figlio) e 5 euro per le famiglie con Isee oltre 20.001 o senza Isee (3,50 secondo figlio). La quarta fascia è stata ristretta da 9.001 a 15.000 euro anzichè fino a 20.000 ed è stata introdotta la quinta da 15.001 a 20.000 euro. La riduzione per le famiglie che usufruiscono del servizio a partire dal secondo figlio scende dal 50% al 30% ed è stata estesa anche per gli alunni con certificazione medica che attesta l’invalidità civile. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina