Sono ore di sgomento nel milazzese, dove si fa sentire il cordoglio per la tragica fine di Nino Calabrò e di Francesca Di Dio, trovati morti a Thornaby-on-Tees, nel nord dell’Inghilterra, nell’appartamento nel quale viveva il giovane e dove spesso la fidanzata andava a trovarlo. Nino Calabrò prima di trasferirsi, tre anni addietro oltre Manica viveva con la famiglia a Milazzo, nella via Spiaggia di Ponente. Appresa la notizia della tragedia i genitori sono partiti alla volta di Londra, mentre a casa è rimasta solo la sorella di Nino, circondata dall’affetto di parenti e amici. Il sindaco di Milazzo, Pippo Midili nel manifestare la massima disponibilità ad assicurare ogni supporto necessario ai congiunti, ha espresso parole di vicinanza alla famiglia della vittima: «La tragica fine di Nino - ha detto Midili- ci lascia sgomenti ed attoniti. Non ci sono parole per descrivere una morte così drammatica. Un lutto che scuote l’intera cittadinanza. Esprimo a nome mio e di tutta la città di Milazzo il cordoglio ai genitori ed ai familiari tutti. Sono certo che Nino continuerà a vivere nel ricordo di coloro che l’hanno conosciuto e apprezzato per le sue doti professionali ma soprattutto umane. E naturalmente lo stesso sentimento lo rivolgo alla famiglia di Francesca, andata dal fidanzato per trascorrere un Natale in serenità e invece vittima di un atroce destino». Calabrò si era diplomato nel 2016 in Meccatronica all’Istituto industriale di Milazzo. Poco dopo aveva frequentato a Catania un corso per croupier, che gli aveva consentito di trovare lavoro sulle navi da crociera. Aveva così lasciato il posto di pizzaiolo in un locale, per imbarcarsi sulle navi. «Era un bravissimo giovane - dice Rita Catanese, amica della madre di Calabrò - Una famiglia di persone perbene. Con la mamma di Nino ci frequentiamo in chiesa». Molto dispiaciuto anche Stefano Cusumano, un ragazzo che ricorda con molto affetto Calabrò, con il quale ha giocato a rugby insieme.