Si chiude con quattro condanne e sei assoluzioni il processo per la morte di Lavinia Marano, la puerpera deceduta al Policlinico dopo aver dato alla luce il suo piccolo. Il giudice monocratico Sergi ha letto pochi minuti fa il dispositivo della sentenza: un anno di reclusione (pena sospesa) per il responsabile dell'Uoc di Ginecologia ed Ostetricia Onofrio Triolo, e per i medici in servizio presso il reparto, ovvero Antonio Denaro, Vittorio Palmara e Roberta Granese.
Assolti tutti gli altri sanitari coinvolti inizialmente: il medico Tomasella Quattrocchi, l'anestesista in servizio presso il reparto Pasquale Vazzana, le ostetriche Angelina Lacerna Russo e Serafina Villari, l'infermiera Maria Grazia Pecoraro. Assoluzione anche per il prof. Rosario D'Anna, e per tutti con la formula "per non aver commesso il fatto".
Lavinia Marano, apprezzata cantante messinese, aveva dato alla luce il suo bambino con il parto cesareo, il piccolo era nato in perfette condizioni. Alcune ore dopo il parto si era presentata però un'emorragia e i medici erano dovuti intervenire per bloccarla. Purtroppo la situazione era progressivamente peggiorata e il giorno seguente la donna era deceduta lasciando nella disperazione i suoi familiari. Nel procedimento erano parte civile il compagno Silvestro Longo (anche per il minore Francesco Longo), i fratelli Alessandro e Germano Marano, il padre Giacomo Marano e la madre Santa Di Maggio, rappresentati dagli avvocati Nunzio Rosso, Franco Rosso, Giovanni Caroè e Carola Flick.
Il collegio difensivo dei sanitari coinvolti è stato composto dagli avvocati Daniela Agnello, Tommaso Autru Ryolo, Benedetto Calpona, Carlo Autru Ryolo, Emanuela Trimarchi, Giuseppe Carrabba, Maurizio Cacace, Giuseppe Santilano, Francesco Rizzo, Flavia Maria Fiorenza Buzzanca, Agatino Bellomo ed Ettore Cappuccio.
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