Dopo due anni di stop imposti dalla pandemia, torna per le strade di Messina la storica processione del Bambinello Gesù che si tiene ogni anno la notte di Natale. Dal XVIII secolo, l’antica e prestigiosa manifestazione è organizzata dalla Confraternita Maria SS. della Luce e dal 1909 si tiene anche con il supporto dei Frati minori conventuali.
Il suggestivo corteo religioso partirà, all’una di notte, dal Santuario di San Francesco all’Immacolata, dopo la celebrazione eucaristica delle 23,30, presieduta da fra Nestor Livera.
La processione percorrerà alcune strade del centro cittadino snodandosi lungo le vie SS. Crispino e Crispiniano, San Giovanni di Malta, Garibaldi, Cicala, La Corte Cailler, Jaci, Fata Morgana, Mons. D’Arrigo, piazza San Vincenzo e le vie Mons. D’Arrigo, San Giovanni di Malta e Fratelli Bandiera. La manifestazione, patrocinata dal Comune, sarà allietata dal suggestivo suono della zampogna affidata al giovane Ludovico Lucà e ricollega la Messina dei secoli passati alla Messina del futuro che tanti storici locali di ieri e di oggi hanno sempre descritto e narrato.
Ogni giorno alle 17,15 fino a venerdì 23 dicembre si terrà la Novena di Natale con il Santo Rosario, la Coroncina e la Santa Messa. La celebrazione eucaristica sarà presieduta dal sacerdote don Samuele Le Donne, vice parroco della chiesa Santa Maria di Gesù di Ritiro, mentre gli ultimi quattro giorni della Novena saranno presieduti dal biblista, mons. Giuseppe Costa, rettore di Santa Maria all’Arcivescovado. I festeggiamenti si concluderanno il giorno dell’Epifania con la messa delle 18, presieduta dal vescovo ausiliare mons. Cesare Di Pietro che prenderà parte anche alla processione del Bambinello attorno al Santuario del Boccetta.
Una sentita processione che attraversa le vie della città ed è nel cuore di tutti i messinesi costituendo un momento di gioia segnato dallo sparo di giochi d’artificio, dal suono dei campanelli con la partecipazione di altre confraternite che da sempre rinnovano questa antica tradizione peloritana. Il culto per il Santo Bambinello che si esercita proprio nella chiesa dell’Immacolata non è casuale visto che i francescani sono noti per la tradizionale inclinazione verso il presepe. Infatti, pare che nel monastero attiguo abbia soggiornato Sant’Antonio, al tempo della sua venuta in Sicilia, che insieme a San Giuseppe si distingue per l’amore verso il divino Bambinello.
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