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Messina, la “rete” dello spaccio di droga: il pm chiede quattordici condanne

L’udienza preliminare sulla maxi operazione della Dda e dei carabinieri del febbraio scorso tra Barcellona, Messina, Palermo e Catania

È stato il lungo giorno dell’accusa ieri mattina alla maxi udienza preliminare davanti al gup Maria Militello che vede coinvolte 33 persone, per l’inchiesta della Dda e dei carabinieri sulla riorganizzazione di Cosa nostra barcellonese, in questo caso per il troncone relativo per lo più ai reati di narcotraffico e possesso di armi.
Da trattare c’erano 12 giudizi ordinari e 18 giudizi abbreviati, e l’incastro che ne è venuto fuori è piuttosto complesso. C’era il sostituto della Dda Francesco Massara per l’accusa, che rappresenta in questa udienza preliminare insieme al collega della Procura Roberto Conte.
E il magistrato per i 12 giudizi ordinari ha chiesto al gup Militello 8 rinvii a giudizio e 4 proscioglimenti, mentre per i 18 riti abbreviati ha chiesto 14 condanne e 4 assoluzioni. Cerchiamo di ricostruire tutto iniziando dai riti ordinari, che hanno riguardato Maria “Mary” De Biase, Tindaro Papale “Geppetto”, Caterina “Katia” Papale, Desirè Cambria, Patrik Emanuele, Rosario Natoli, Gabriel Naluz “il Nero”, Salvatore Parasole “Colposecco”, Sonia Sirugo, il romeno Emilian Jonut Apreotese, Salvatore Leo e il marocchino Othmane Tuijri. Il pm ha chiesto il proscioglimento per Naluz e Sirugo, mentre per tutti gli altri ha chiesto il rinvio a giudizio.
Per quanto riguarda invece i riti abbreviati il pm Massara ha sostanzialmente suddiviso gli imputati in due gruppi, ovvero quelli accusati del reato associativo ex. art. 74 del Testo unico degli stupefacenti, il D.p.r. n. 309/1990, (associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti), che sono in tutto 8, e quelli che rispondono dell’art. 73 del D.p.r. n. 309/1990, cioé per uno o più episodi singoli di detenzione, spaccio e commercio di droga, che sono invece 10.
Per gli 8 che rispondono del reato associativo ha chiesto altrettante condanne. Vediamo quali: Maria Concetta Lenzi, 7 anni e 4 mesi; Gabriele Abbas, 6 anni e 6 mesi; Alessandro Abbas, 5 anni e 6 mesi; Daniele Mazza, 12 anni e 40mila euro di multa; Massimo Pirri, 12 anni e 4 mesi; Tommaso Pantè, 20 anni (la pena più alta); Teresa Morici, 7 anni e 2 mesi; Salvatore Benenati, 7 anni e 2 mesi. Per i due fratelli Abbas, che da diversi mesi stanno collaborando con la giustizia, il pm ha chiesto anche che sia concessa l’attenuante per la collaborazione prevista dal 7° comma dell’art. 74 del D.p.r. n. 309/90.
Per quanto riguarda invece gli altri 10 imputati che rispondono dell’art. 73 il pm Massara ha richiesto 6 condanne e 4 assoluzioni. Il dettaglio: richiesta d’assoluzione per Fabrizio Beneduce, Emmanuel Mondello, Giuseppe Francesco Calabrese e Anna Maria Morgavi; richiesta di condanna per Alessio Materazzi (4 anni e 2 mesi), il marocchino Yassine Lakhlifi (4 anni e 2 mesi), Antonino Grasso (2 anni), Cristian Celi (4 mesi), Santo Genovese (7 anni) e Elena Sottile (4 anni e 2 mesi).

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