La rivisitazione del Masterplan porta in dote due nuove opere che potranno vedere la luce nel corso del 2023. L’amministrazione ha scelto due ponti per utilizzare il tesoretto venuto fuori dal ricalcolo delle attività che Messina ha ancora la possibilità di realizzare con i fondi del patto per il sud. Si tratta della demolizione e della ricostruzione del ponte di Mili sulla Nazionale e l’adeguamento e la successiva apertura delle rampe che conducono dallo svincolo di Giostra alla galleria San Jachiddu.
Con 3,1 milioni di euro sarà possibile affidare la progettazione e la realizzazione dell’adeguamento delle rampe mai inaugurate dello svincolo di Giostra che consentono un collegamento diretto, senza passare dalla viabilità locale, con l’Annunziata. Collaudati nel 2009, non furono mai aperti perchè mancavano gli svincoli. Quando furono costruiti, a un passo dall’apertura lo stop perchè si scoprì che c’erano seri problemi strutturali negli appoggi che collegano pile e impalcati. Criticità tali da costringere all’innalzamento degli impalcati e alla revisione di quegli appoggi in alcuni casi montati in maniera non conforme. Il comune ha un progetto di fattibilità avanzato e può andare in gara per un appalto integrato.
Il secondo ponte da rifare, qui in senso letterale, è quello di Mili marina sulla Nazionale e che dal 2016 è a transito dimezzato per la caduta di calcinacci.
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