Questo sito contribuisce all’audience di Quotidiano Nazionale

Manovra Governo, Cgil e Uil scioperano: a Palermo una delegazione messinese

Mobilitazione Cgil e Uil contro la manovra del Governo, sciopero generale il 13 dicembre in Sicilia e manifestazione a Palermo. Partecipazione dal territorio messinese, i segretari generali di Cgil e Uil Messina: “Una manovra che non guarda ai territori del Sud dove l’emergenza sociale è forte, che impoverisce e aumenta il lavoro precario”.

Sciopero generale di quattro ore in Sicilia il 13 dicembre, indetto da Cgil e Uil, contro la manovra economica del Governo. Una manifestazione si terrà a Palermo nel giorno dello sciopero con la partecipazione dal territorio messinese.

“È una manovra – dichiarano i segretari generali di Cgil e Uil Messina, Pietro Patti e Ivan Tripodi - che non tenendo conto del Mezzogiorno non va incontro alle lavoratrici, ai lavoratori, ai pensionati del territorio, non dà risposte all’emergenza sociale in corso soprattutto nelle aree del Sud dove invece sono necessarie riforme vere, con criteri di giustizia sociale, sulla stabilità del lavoro. Questa manovra invece aumenta la precarietà di giovani, donne, nel Mezzogiorno, allargando l’utilizzo dei voucher. Non si produce sviluppo – sottolineano Patti e Tripodi - ma si aumenta solo la precarietà e lo stato di incertezza dei lavoratori.

Con questa manovra il divario sarà ancora più forte”. “Mentre l’inflazione sta mangiando il potere d’acquisto di retribuzioni e pensioni – i segretari di Cgil e Uil Messina sottolineano un aspetto - si premiano gli evasori e si rende ancora più ingiusto il sistema fiscale”. Alla base della mobilitazione di Cgil e Uil diverse rivendicazioni tra cui aumentare i salari, risorse per il rinnovo dei contratti pubblici, la rivalutazione delle pensioni, misure di contrasto alla precarietà e povertà, una riforma fiscale che rispetti il principio della progressività. “Saremo in piazza – proseguono Patti e Tripodi - per chiedere un’inversione di rotta con interventi di sviluppo per il Sud”. I sindacati chiedono anche più risorse per il diritto all’istruzione, per la sanità. “In piazza – dicono Patti e Tripodi - anche per dire no a qualunque progetto di autonomia differenziata che avrebbe effetti negativi proprio nella scuola e nella sanità aumentando le disuguaglianze”.

Caricamento commenti

Commenta la notizia