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Capo d’Orlando, tasse locali, partiti i pignoramenti: ne partono altri cinquanta

Capo d’Orlando, prosegue la linea dure di Palazzo Europa contro i morosi. Forniture idriche: a breve si passerà alla riduzione della portata

Pignorate le prime somme sui conti correnti dei cittadini morosi od evasori dei tributi, Palazzo Europa continua il percorso di riduzione di quel disavanzo di 46 milioni circa di euro che ha fatto piombare il Comune di Capo d’Orlando in stato dissesto economico col rischio anche del default, nel caso la Corte dei Conti non ritenesse sostenibile il Piano di Riequilibrio approntato alcuni giorni fa.
Dopo i 12 cittadini raggiunti dal prelievo coattivo ora tocca ad altri cinquanta utenti morosi dell’imposta sul possesso degli immobili (Imu) e tutti devono più di 10.000 euro.
Lo dicono da Palazzo Europa aggiungendo che ci sono degli utenti che devono dare anche più di 100.000 euro a testa anche se la maggior parte di questi cittadini ha già provveduto a rateizzare il proprio debito pagando anche la prima rata.
Obiettivo dell’Ufficio Tributi del Comune paladino è di aggredire prima della prossima estate i conti correnti di almeno l’80% dei morosi che devono più di 10.000 euro per poi rincorrere tutti gli altri. Sembra che, con i poteri che la nuova legge consente, non ci sia più scampo per coloro che devono pagare i tributi, almeno che i loro ricorsi non vengano riconosciuti illegittimi dallo stesso ufficio che ha emesso gli avvisi, cioè il Comune, così da annullarli in house.

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