Ha optato per il rito abbreviato il docente di 59 anni, residente a Sinagra, arrestato e posto ai domiciliari, dove ancora si trova, l’8 settembre scorso dagli agenti della Squadra investigativa del Commissariato di polizia di Capo d’Orlando con le accuse di pedopornografia minorile e adescamento di minore. Si è andati velocemente per arrivare al primo giudizio e l’udienza, davanti al gup del Tribunale di Patti, è stata fissata per il 14 dicembre. In caso di condanna il docente, difeso dagli avvocati Alessandro Pruiti Ciarello e Vincenzo Amato, vedrà ridotta di un terzo la pena, secondo quanto previsto dall’abbreviato. La presunta vittima della vicenda è una ragazzina di 13 anni, residente in un altro centro nebroideo, e si vedrà all’udienza se la stessa, con la famiglia, chiederà di costituirsi parte civile. Nel telefonino, e nell’applicazione whatsapp, sono contenuti gli elementi probatori a capo dell’accusa, sostenuta dalla Procura di Messina. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina