Battute finali al processo di primo grado per la vicenda che si consumò il 25 maggio del 2016 in uno studio dentistico di via San Camillo. L’estrazione di un dente, un banale intervento di routine, che si trasformò in tragedia poco dopo mezzogiorno, al primo piano di uno studio medico a pochi passi dal Municipio. La casalinga 32enne Veronica Tedesco, madre di una bimba di appena 3 anni, morì nella tarda mattinata dopo essere stata sottoposta ad anestesia nello studio del centro.
Per quella tragedia dopo l’indagine della Polizia gestita all’epoca dal pm Marco Accolla, finirono sotto processo per omicidio colposo l’odontoiatra e l’anestesista che stavano operando in quei frangenti. Si tratta del dentista Antonio Girolamo Sidoti Pinto e del medico anestesista, all’epoca specializzando, Giuseppe Guzzo. Secondo quanto ha ricostruito l’inchiesta, anche con i rilievi della polizia scientifica e dopo il responso dell’autopsia, i due medici in cooperazione colposa, per procedere all’estrazione di un canino alla donna, somministrarono per l’anestesia il farmaco “Ubistesin”, ma la paziente «diveniva preda di shock anafilattico», come reazione all’assunzione del farmaco.
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