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Taormina, tutti pronti ad alzare le barricate in difesa del S. Vincenzo e del Ccpm

L’ospedale e la Cardiochirurgia pediatrica sono eccellenze uniche. Interrogazione all’Ars: il Consiglio di S. Teresa scende in campo

Interrogazione urgente del vicepresidente della Commissione Sanità dell’Ars, on. Calogero Leanza ((Pd), al presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani e all’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo.

Il parlamentare di Sala d’Ercole mette al centro le preoccupanti criticità dell’ospedale “San Vincenzo” di contrada Sirina, con i conseguenti disagi per gli utenti e torna sul futuro ancora poco chiaro della Cardiochirurgia pediatrica, realtà di assoluta eccellenza in questi anni, grazie alla convenzione con l’ospedale “Bambino Gesù” di Roma. Nell’interrogazione Leanza chiede «quali iniziative sono state adottate o intenda adottare il Governo regionale nell’immediato al fine di superare le problematiche, e le criticità, che emergono in tutta la loro drammaticità, al “San Vincenzo” di Taormina. Inoltre se l’esecutivo ha intenzione di intervenire con urgenza per la rivisitazione della rete ospedaliera regionale, così da potere assicurare al presidio taorminese un numero congruo di posti letto e di personale sanitario. Infine, quali provvedimenti intraprendere, da subito, per assicurare il diritto alla salute a tutti i cittadini attraverso un’adeguata gestione della salute pubblica».

Nel frattempo arriva un “no” unanime anche dal consiglio comunale di S. Teresa di Riva al depotenziamento del nosocomio e alla chiusura del reparto di Cardiochirurgia pediatrica del “San Vincenzo”. L’aula ha infatti approvato con 11 voti favorevoli (assente Mariella Di Bella in maggioranza) la mozione presentata dall’opposizione che impegna sindaco e Giunta ad attivarsi alla Regione e all’Asp di Messina per la risoluzione delle gravi carenze e, in particolare, per il mantenimento del “Ccpm”, che ha un notevole bacino di utenza, per la riapertura di tutti i reparti chiusi con l’assegnazione del personale medico necessario ad effettuare i ricoveri e per il completamento dei lavori nelle sale operatorie chiuse, così da garantire la normale attività e lo snellimento delle liste di attesa.

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