Messina

Martedì 30 Aprile 2024

S. Agata di Militello, morte del manager Eugenio Vinci. Si è aperto il processo in Croazia

Si è aperto al Tribunale di contea di Spalato, in Croazia, il processo a carico dei due imputati per la tragedia a bordo del caicco “Atlantia” su cui morì il cinquantasettenne manager santagatese Eugenio Vinci. Morte avvenuta, secondo le accuse e le risultanze medico legali a causa delle emissioni tossiche sprigionate da un generatore alimentato a benzina. Quella tragica notte del 13 agosto 2019 a subire le gravi conseguenze delle esalazioni furono anche la moglie del manager e due bambini, fortunatamente col tempo ristabilitisi ma inizialmente in condizioni critiche tanto da essere ricoverati a lungo in terapia intensiva, ed altri quattro amici rimasti intossicati. A giudizio sono finiti il ventiseienne Zoran Bauk, armatore e proprietario dell’Atlantia, ed il trentenne Jerko Marasovic, comandante dell’imbarcazione noleggiata dalla comitiva di Sant’Agata Militello, tra cui anche il sindaco Bruno Mancuso con la moglie, per trascorrere alcuni giorni di vacanza. Ai due imputati viene contestata in particolare l’installazione all’interno della sala macchine di un generatore Ford alimentato a benzina, sebbene le indicazioni ne prescrivessero tassativamente l’utilizzo esclusivamente all’aperto, proprio a causa dei gas di scarico tossici emessi nel funzionamento. La collocazione del motore in un locale chiuso ha quindi rappresentato, secondo le accuse formulate dalla Procura distrettuale di Spalato, una grave violazione delle norme di sicurezza comportando l’attentato alla vita ed alla salute dei passeggeri e la morte di Vinci, trovato riverso senza vita nel bagno della propria cabina. Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina

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