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Messina, ruba bicicletta elettrica con minacce: patteggia 4 anni e 8 mesi

Ha patteggiato 4 anni e 8 mesi, davanti alla gup Tiziana Leanza, Giuseppe Maccari, quarantatreenne originario di Siracusa ma residente a Messina. Pena incassata dopo il precedente accordo tra l’imputato, assistito dall’avvocato Andrea Florio, e la pubblica ministera Anita Siliotti.
Sul suo capo pendeva l’accusa di rapina aggravata, in quanto, si legge nell’imputazione formulata dall’Ufficio inquirente, lo scorso 30 giugno, «al fine di procurarsi un ingiusto profitto, mediante minaccia di morte», avrebbe dapprima allungato una cesoia verso un rider extracomunitario, un ventiquattrenne del Bangladesh, intimandogli di consegnargli un telefono cellulare e denaro contante. Poi, «con violenza consistita nell’afferrare l’uomo per il collo strattonandolo, e colpendolo con un pugno prima che lo stesso riuscisse a divincolarsi dalla sua morsa, nonché tagliando la catena della bicicletta elettrica con la cesoia», si era impossessato del mezzo a due ruote. Con l’aggravante, appunto, di avere commesso la minaccia con armi.

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