Approvato in nottata dal consiglio comunale di Capo d’Orlando il Piano di Riequilibrio ventennale, documento chiave per tentare di salvare il Comune dal fallimento. Ora la palla passa alla commissione ministeriale prima ed alla Corte dei Conti poi per la “sentenza” circa la sua sostenibilità. Entro trenta giorni dalla trasmissione del Piano, invio che dovrà avvenire entro il 5 dicembre prossimo, dovrà avvenire il primo giudizio, con l’esame del dossier, sulla capacità o meno di Palazzo Europa di ripianare il disavanzo e contemporaneamente gestire l’ordinario, dalla manutenzione del territorio al pagamento degli stipendi dei dipendenti. A tal proposito, proprio in queste ore l’Ufficio Ragioneria ha provveduto a saldare ai comunali la mensilità arretrata di ottobre.
Tornando alla seduta consiliare di giovedì sera, si deve alla minoranza consiliare se l’amministrazione Ingrillì ha avuto l’opportunità di continuare il percorso verso la salvezza dei conti pubblici. I cinque consiglieri, Mangano, Liotta, Scafidi, Truglio e Gazia hanno rinunciato alla prerogativa data loro dai regolamenti di fare valere il termine temporale dei venti giorni per la convocazione del Consiglio . Il presidente Gierotto lo aveva infatti convocato solo alcuni giorni fa, perché solo allora aveva ricevuto dall’assessora al bilancio Enza Giacoponello la proposta di approvazione del conto consuntivo 2021, propedeutico al Piano di Riequlibrio.
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