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Milazzo, multe al semaforo: la parola passa al Giudice di pace e... al Consiglio

Fioccano decine di ricorsi accomunate dalla contestazione di errore

Multe al semaforo, giovedì si preannuncia un dibattito acceso in aula consiliare alla ripresa dei lavori, ma concretamente e in assenza di riscontri da parte del comando di polizia locale, l’unica risposta potrà giungere all’inizio del nuovo anno quando sono state calendarizzate diverse udienze dal Giudice di Pace al quale si sono rivolti e si stanno rivolgendo numerosi cittadini che si ritengono vessati per quanto accaduto al “famigerato” incrocio di corso Livatino con il quartiere San Giovanni. Cittadini che hanno deciso di non procedere al pagamento del verbale, rinunciando anche alla opportunità della riduzione del 30 per cento, perché convinti che quella contestazione sia illegittima.
Convinzione che anche i vari legali ribadiscono in ciascun ricorso. “Nei verbali – si legge nel ricorso ex art. 22 della legge 689/81 – viene contestata la violazione dell’articolo del codice della strada che sanziona l’infrazione commessa da chi oltrepassi il semaforo continuano la propria corsa nonostante lo strumento semaforico emetta luce rosso. Nelle specie, invero, il conducente del mezzo ha proseguito la marcia nella direzione intrapresa in concomitanza del colore verde del semaforo. Pertanto l’unica violazione realmente verificatasi è quella relativa all’incolonnamento in altra corsia per cui è stata elevata la multa con il photored per cambio di corsia. Disattenzione che viene sanzionata dal Cds con una sanzione non di 167 euro e la riduzione di 6 punti dalla patente, bensì di euro 42 e la decurtazione di soli due punti. Si può dunque evincere – scrive il legale dell’automobilista – un grave errore nell’individuazione della violazione imputabile al conducente che incide sia a livello economico, sia sulla decurtazione dei punti”. Nel ricorso c’è poi un passaggio importante che viene posto all’attenzione del giudice che dovrà fare la valutazione: la posizione dell’Amministrazione comunale.

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