Il sindaco è tornato sul caso spinoso di Arisme, la prima vera polemica apertasi all’interno dell’Amministrazione comunale dal giorno dell’insediamento, avvenuto cinque mesi fa. Basile ha ritenuto di farlo per precisare i motivi che lo hanno indotto ad avviare la procedura di revoca del mandato nei confronti dell’attuale presidente dell’Agenzia del Risanamento, Alessia Giorgianni, che ha assunto le redini di Arisme dopo le dimissioni dell’ex presidente, l’avvocato Marcello Scurria. «La decisione di revocare l’incarico fiduciario di presidente del CdA all’avv. Alessia Giorgianni – scrive Federico Basile – è stata determinata non soltanto “dalla mancata comunicazione” al sindaco dell’aumento delle indennità che l’avv. Giorgianni ha definito per sé stessa e i due componenti del CdA, ma anche dall’illegittimità dell’aumento e dalla applicazione retroattiva dello stesso. In altri termini, non solo è stato deliberato un aumento dei compensi del CdA dell’Agenzia di Risanamento e riqualificazione urbana non consentito dalla legge, ma altresì l’aumento è stato fatto decorrere dal mese di gennaio 2022 pagando così arretrati non dovuti all’avv. Giorgianni e agli altri due componenti del CdA. È di tutta evidenza – insiste il sindaco Basile – che se l’avv. Giorgianni avesse comunicato al sottoscritto tale decisione, come doveroso nell’ambito del rapporto fiduciario intercorrente tra il sindaco e i componenti del CdA, si sarebbe impedito di procedere ad aumenti che hanno determinato un illegittimo esborso di denaro pubblico». Il primo cittadino ha, poi, sottolineato che «l’aumento delle indennità degli amministratori comunali è avvenuto con determina dirigenziale n. 6428 del 25 luglio 2022 e con decorrenza dalla sua efficacia. Il riferimento al valore annuo dell’indennità del 2022 contenuto nella determina di cui trattasi aveva solo la finalità di stabilire il compenso per l’anno 2022 da suddividere per le 12 mensilità, riconosciuto al sindaco, agli assessori e al presidente del Consiglio comunale insediatisi a seguito delle elezioni del 12 giugno, esclusivamente con decorrenza rispettivamente dalla loro elezione o nomina». Basile smentisce che sia stato riconosciuto un aumento di indennità anche ai presidenti dei consigli circoscrizionali, «stante il chiaro disposto della legge regionale che limita al sindaco, agli assessori comunali, e al presidente del Consiglio comunale dei Comuni siciliani, l’adeguamento delle rispettive indennità ai valori stabiliti dal legislatore nazionale». Sul caso Arisme, ovviamente, la presidente Giorgianni ha già stilato la propria memoria difensiva, affermando, come già pubblicato ieri, di non voler fare la parte del “capro espiatorio”. Nelle prossime settimane si vedrà l’evoluzione di una vicenda che ha evidenti riflessi politici e che, comunque, rientra nel più ampio scenario delle nomine che il sindaco si è trovato a dover fare, dopo i “rivolgimenti” post-elezioni che hanno riguardato anche la Giunta, oltre ai vertici di alcune delle più importanti aziende partecipate. Non è neppure escluso che entro la fine dell’anno possano esserci ulteriori cambiamenti anche in seno all’esecutivo di Palazzo Zanca. Quel che è certo è che, come aveva preannunziato Basile, a dicembre si farà una sorta di “tagliando” dei primi sei mesi di attività amministrativa.
La replica di Giorgianni
"Registro che il Sindaco con inusitata pervicacia, mentre è in corso l'avvio del procedimento di revoca, anticipa le conclusioni, facendosi lecito affermare che avrei compiuto atti illegittimi. Sono rispettosa delle regole e della legge e, come anticipato, trasmetterò al Sindaco, che non ha alcuna competenza per stabilire se l'atto sia legittimo o meno, le richieste controdeduzioni. In questa fase mi limito, soltanto, a riaffermare che l'aggiornamento delle indennità discende da una scelta discrezionale dello stesso Sindaco attraverso la determina dirigenziale di anticipare l'aumento del suo compenso rispetto al 1.1.2024".