Messina, a Capo Peloro gara in corso per le aree più belle: arena per spettacoli e spazi pedonali
La gara è in corso e non è un appalto qualunque. Tutt’altro. Siamo in uno di quei percorsi che, messi insieme, possono significare il progresso vero di una città. Specie se si chiama Messina, la città con più watefront d’Italia, quasi 60 chilometri, di cui una ventina protesi in quello Stretto che ha tutti i requisiti per essere proclamato patrimonio universale dell’Unesco. Per le ampie superfici liberate dagli scheletri del Seaflight, apice e cuore mitico dello Stretto e della Punta di Sicilia e per altri spazi chiave di Torre Faro quali le Torri Morandi e la Base del Pilone, è in corso da ottobre, a cura della società ministeriale Invitalia, (in condivisione con obiettivi riguardanti Taormina e Sant’Agata) la procedura per l’«Affidamento di lavori e servizi di ingegneria e architettura per la ristrutturazione, la manutenzione e la rifunzionalizzazione ecostenibile di aree e spazi pubblici». L’esito di questa gara è atteso da una settimana all’altra. Vero è che il termine per la presentazione delle offerte era quello del 3 novembre, appena 17 giorni fa – ma lo è altrettanto che Invitalia può garantire ben altre tempistiche rispetto ai percorsi burocratici locali o regionali. Si tratta, più in generale, di una delle quattro procedure di gara con cui il salvifico “Pnrr” (Piano nazionale di ripresa e resilienza) attraverso lo strumento dei Piani urbani integrati punta a migliorare le aree di 13 Città metropolitane italiane, tra cui le siciliane Messina, Catania e Palermo. Di concreti obiettivi e prospettive temporali, abbiamo parlato con l’esperto per la programmazione strategica della Città Metropolitana, il geologo Salvo Puccio. «La Città Metropolitana – ricorda – è il soggetto beneficiario di questi fondi mentre il Comune è il soggetto attuatore, con il fondamentale supporto di Invitalia. Gli obiettivi del “Dip” per Capo Peloro, in armonia con le indicazioni date a suo tempo dall’esecutivo De Luca, sono quelli di realizzare nell’area ex Seaflight un’arena verde per spettacoli e preziosi spazi pedonali e ciclabili, questi ultimi in raccordo con la futura rete di piste ciclabili e con una rivoluzione della mobilità pedonale. Per le Torri Morandi sono stati previsti un centro espositivo e la riqualificazione dell’area di parcheggio, mentre un’area espositiva con zona di ristorazione sorgerà sopra la base in cemento del Pilone». Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina