Anche se si è ancora nello stadio della richiesta di rinvio a giudizio, la sindacalista Clara Crocè, segretaria provinciale Fiadel, la definisce «una nostra vittoria». Sotto i riflettori la vicenda di Italy Emergenza, nell’ambito della quale, secondo la sostituta procuratrice Stefania La Rosa, devono andare a processo i vertici della cooperativa sociale attiva nel trasporto con ambulanze verso il Policlinico universitario “Gaetano Martino”. Due le imputate: Anita Rigano, 40 anni, nata a Messina, e Marina Currò, 42 anni, anche lei messinese. Entrambe difese dall’avvocato Carmelo Crisafulli, sono accusate di estorsione aggravata in concorso. Stando al capo d’imputazione formulato dall’Ufficio inquirente di Palazzo Piacentini, «mediante minaccia», Rigano, presidente pro-tempore del Consiglio d’amministrazione della “Italy Emergenza cooperativa sociale di Messina”, e Currò, come coordinatrice amministrativa pro-tempore della società di servizi “Consortile GA scarl di Messina”, «che ha presenziato e firmato i verbali di conciliazione, giusta delega della presidente del Cda Rigano, costringevano i dipendenti della “Italy Emergenza cooperativa sociale” ad accettare la sottoscrizione di accordi di conciliazione comportanti la rinuncia a diversi benefici, economici e non». Quali, ad esempio, «ferie, scatti di anzianità, trattamenti retributivi arretrati». Così, «procurandosi un ingiusto profitto». Al contrario di 29 dipendenti coinvolti nel caso, che si sono costituiti parte civile. Fonti di prova sono rappresentate da un esposto querela e dalle sommarie informazioni testimoniali rese dalle persone informate sui fatti, oltre che dagli accertamenti effettuati dai carabinieri del Comando provinciale, nello specifico dal Reparto operativo e dal Nucleo investigativo.
Leggi l'articolo completo sull'edizione cartacea di Gazzetta del Sud - Messina
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia