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La “cricca degli incidenti” in provincia di Messina: in 4 tornano ai domiciliari

Si tratta di Molteni, Triglia, Navarria e Lo Conti. La Cassazione ha rigettato i ricorsi dei legali

Tornano agli arresti domiciliari quattro imputati del processo sulla cricca degli incidenti in provincia di Messina, che vede alla sbarra undici persone accusate di far parte di una compagine dedita alla corruzione nel settore degli appalti per il ripristino delle strade nella zona ionica, dopo sinistri con sversamenti di liquidi e detriti o danni alle infrastrutture.
La Corte di Cassazione ha infatti rigettato i ricorsi presentati dai legali difensori contro la decisione del Tribunale del Riesame, che a luglio ha accolto l’Appello del pubblico ministero Rosanna Casabona, dopo le ordinanze di marzo del giudice Simona Finocchiaro, che a seguito dell’udienza preliminare e il rinvio a giudizio di tutti gli indagati ha revocato gli arresti, disponendo in sostituzione altre misure interdittive.
Adesso, visto che la decisione del Riesame è divenuta definitiva, è stata ripristinata la misura cautelare degli arresti domiciliari per Alessandro Molteni e Santo Triglia, rispettivamente ex comandante e ispettore della Polizia locale di Letojanni; Antonino Navarria, amministratore della società “Sos Strade Srl” di Mascalucia e Andrea Lo Conti, titolare della ditta “La Car” di S. Teresa di Riva. Torna anche l’obbligo di firma per Elisa Molteni (figlia del comandante) e per Gaetana Cardile (moglie di Triglia), che dovranno presentarsi quotidianamente alla Stazione Carabinieri territorialmente competente.

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